giovedì 26 marzo 2009

Lo Stato si appropria della vita umana sottraendola a Dio stesso ... il vero padrone secondo la religione cristiana

Dopo l'onda emozionale del caso Eluana ecco che il Senato della Repubblica Italiana calpesta i 17 anni di sofferenza di quella ragazza e della sua famiglia portando ancora una volta il paese indietro nel tempo. Con il voto di ieri del Senato sul Testamento Biologico, lo Stato si appropria anche del nostro corpo togliendo ad ogni cittadino anche la libertà di decidere come morire quando ci si trova in condizioni che niente hanno più a che fare con la vita. Almeno con quelle condizioni che il cittadino con cattolico non cattolico non riconosce appunto appartene ad una vita nella sua eccezione più laica. Da oggi non apparteniamo più allo Stato Italiano ma allo Stato del Vaticano ed alla Chiesa che ha guidato questa crociata con la presunzione di rappresentare tutto il popolo italiano. E cosi' anche chi professa un'altra religione, chi l'ateo, anche l'agnosta dovranno rispettare i dettami della Chiesa. Una chiesa ed una politica succube fa un parallelismo sconcertante fra un piatto di spaghetti o un pezzo di pane o una bistecca o una bicchiere d'acqua e due sonde infilzate nello stamcao e gola. Una visione dell'alimentazione che non si addice nemmeno ad un semplice vegetale. La religione cristiana sostiene che la vita appartiene a Dio, ognuno è certamente padrone di sostenere le proprie convinzioni, ma gli dovrebbe essere impedito di imporle ad altri che tali convinzioni non hanno. E comunque nal caso del testamento biologico così napprovato dal senato, la vita umana non viene consegnata nelle mani di Dio ma nelle mani di una macchina. Se fosse stato per Dio, la vita di Eluana se la sarebbe presa molto prima di un paio di mesi fa, ma è l'uomo con la sua arroganza che si è addirittura opposto al volere di Dio. Ecco perchè questa legge, voluta fortemente dalla Chiesa, consegna la vita umana non nelle manbi di Dio ma nelle manb dello Stato.

1 commento:

BC. Bruno Carioli ha detto...

e hanno il coraggio di chiamarla legge per il testamento biologico.