sabato 5 dicembre 2009

Berlusconi non si dimetterà .... ma almeno proviamoci


Ci siamo oggi si terrà finalmente la manifestazione del No-B Day, un avvenimento sul quale molti sono scettici sia per il modo in cui è nata l'iniziativa sia per i contenuti della protesta stessa. Si tratta della prima manifestazione di protesta nata direttamente dal web, dai blog e dai social network e quindi al di fuori del controllo di partiti, sindacati o organizzazioni più o meno istituzionali e riconosciute. Un fenomeno che in parte il potere teme in modo particolare, da qui infatti le molte iniziative parlamentari per controllare e limitare in qualche modo la diffusione di contenuti sulla rete. I partiti di opposizione, a parte l'Italia dei Valori di Di Pietro, si sono mantenuti a debita distanza da questa protesta a testimoniare che non solo chi governa in qualche modo nutre timori verso questo genere di manifestazioni. L'altro aspetto controverso riguarda i contenuti anzi il contenuto della protesta stessa: la manifestazione è contro Berlusconi e la piazza chiederà le sue dimissioni. Da un certo punto di vista sembra quindi povera di contenuti e molto pretenziosa ma da altri punti di vista a mio avviso centra il vero problema dell'attuale situazione politica del nostro paese. Da pù parti si contesta infatti la mancanza di contenuti e di proposte serie da contrapporre all'attuale maggioranza di governo ma che cosa si può contrapporre ad un potere gestito in maniera dittatoriale da un uomo, Silvio Berlusconi, per il quale l'unico obiettivo serio e perseguito con costanza maniacale è tenersi fuori dalle maglie della giustizia ? Un uomo che, appoggiato incondizionatamente da tutti i suoi fedeli, ha intrapreso e continuato la carriera politica per esempio derubando il paese dei suoi simboli conquistati con il sangue: Italia, democrazia, libertà, popolo. Tutti termini dei quali il cavaliere si è appropirato indebitamente alterandone e distruggendone il significato intrinseco. In questo ultimo anno e mezzo del suo recente mandato governativo si è inoltre approriato di una investitura popolare che nessuno gli ha concesso, considerato che i cittadini alle ultime elezioni hanno votato dei partiti e che poi i partiti stessi hanno determinato la composizione del parlamento. Infine i numerosi scandali giudiziari e di malcostume in cui si è trova invischiato non fanno altro che dipingere il quadro di un uomo che pretenderebbe di gestire il potere al di fuori di qualsiasi regola democratica, senza alcun rispetto per le istituzioni che contribuiscono alla formazione di una democrazia occidentale. Contro un uomo di questo genere è difficile parlare di idee, di principi, di ideali da seguire perchè lui non ha nè ideali nè principi se non il suo personale interesse. E' una lotta comunque difficile ed impari anche a causa delle differenze di potenziale bellico messo in campo. Berlusconi può contare sulle sue reti televisive, sui suoi giornali, strumenti di distruzioni di massa attraverso i quali ha inculcato nel paese l'ideologia dell'apparire, del facile successo, del facile guadagno anche con mezzi illegali. Un'ideologia che gran parte del paese purtroppo ha abbracciato senza rendersi conto della pericolosità dell'uomo e dei suoi alleati fascisti. Parlare di idee e principi è diventato quindi come parlare al vento in questo paese ed ora ci si ritrova a contrastare il nuovo dittatore scendendo sullo stesso suo piano. Sicuramente domani Berlsuconi non si dimetterà, ma il successo della manifestazione di oggi potrebbe essere un primo passo per la costruzione di un movimento di opposizione che scenda in piazza regolarmente a manifestare il dissenso e magari controbattere il potere mediatico del teleimbonitore.

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