martedì 1 dicembre 2009

Voglia di dittatura

Più delle parole contano i fatti nella vita a qualsiasi livello ed in qualsiasi settore della società civile. Le parole sono una dichiarazione di intenti, una manifestazione del proprio pensiero ma se poi le parole non sono seguite e confermate dai fatti, le prime perdono di significato e di valore. Il presidente del Milan nonche' presidente del consiglio un giorno di un paio di anni fa salì sul predellino di un auto e annunciò la fondazione di un nuovo partito, o meglio di una nuova associazione perchè parlare di partito è offensivo per i partiti veri del panorama poilitico italiano, dal nome "Popolo dalla libertà". Un nome altisonante sul quale sfido chiunque a non essere d'accordo. La libertà è un bene preziosissimo, inestimibale, il cui valore sia in Italia ma nell'europa intera dovrebbe essere bben conosciuto. Nella storia millenaria del nostro continente spesso la Libertà è venuta a mancare e chiunque nel panorama politico sociale italiano del terzo millennio, dovrebbe avere nel proprio DNA la difesa ad ogni costo di questo valore universale. Inserire questa parola nel nome di una formazione politica dovrebbe rappresentare di per se un manifesto politico. Ma le parole sono una cosa .... i fatti spesso un'altra cosa. Lo dovrebbero ormai sapere gli italiani da quando hanno, in maniera scellerata, consegnato il governo del paese in mano ad un uomo che ha fatto della parole non mantenute la sua bandiera politica. Nella mente di Berlusconi la parola libertà ha un'accezione tutta particolare. Come può pronunciare una parola del genere chi promuove leggi razziali come quelle che prevedono il reato di clandestinità ? O chi ha messo in atto una caccia senza quartiere degna delle più oscure pulizie etniche contro gli extracomunitari ? O chi tenta di togliere alle vittime di reati civili o penali la libertà di vedere condannati i colpevoli di tali reati ? Ma la continua offesa questa parola ed al suo significato da parte di Silvio Berlusconi, non si limita solo a questioni di politica interna ma si estende anche in politica estera mettendo l'Italia in una posizione imbarazzante nel panorama internazionale. La recente visita in Bielorussia e le parole di elogio al dittatore Lukashenko si inquadrano in questo contesto. Un paese ed un regime disconosciuto da tutto il mondo occidentale. Questa è l'Italia oggi .... un paese governato da una formazione politica dal nome Popolo della Libertà che offende quotidianamente il significato di questa parola ed i valori che rappresenta. Tutto il paese dovrebbe indignarsi a partire dai militanti stessi del Popolo della Libertà. Ma d'altra parte solo gli orbi e solo il popolo dei reality può ancora credere ad un uomo che difende esclusivamente la propria libertà e che ammira Lukashenko, Putin, Gheddafi .... tutti leader politici che si configurano nella categoria dei dittatori coloro cioè che della libertà non sanno che cosa farsene.

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