mercoledì 2 dicembre 2009

La fissazione del nanoministro

Ormai per Brunetta e' diventata una vera e propria ossessione quella di rendere pubblici gli stipendi di chiunque. Oggi si scaglia contro i conduttori televisivi con la proposta di inserire le retribuzioni degli stessi nei titoli di cosa dei vari programmi. Si proprio quei titoli che nessuno guarda perche' appena terminato il programma il popolo televisivo armato di telecomando inizia la maratona della zapping. Ma a parte questo particolare quale sarebbe la pubblica utilita' di questa informazione e quali le ricadute sul comune cittadino ? Praticamente nessuna utilita' se non quella di farsi prendere da qualche travaso di bile o attacco di cuore nel vedere che le retribuzioni per una serata di questi personaggi corrispondono a quanto un comune lavoratore percepisce forse in un anno. Sapere che Bruno Vespa percepisce 1.200.000 euro (salvo aumenti per il 2010 considerato che il conduttore ne ha chiesti 1.600.000) l'anno gratifica forse il telespettatore ? Lo rende forse piu' ben predisposto verso il presidente del terzo ramo del parlamento italiano ? O viveceversa lo induce, all'apparire in video del conduttore con piu' nei nel panorama televisivo mondiale, a prendere una bella padella di ferro e sbatterla direttamente sul televisore ? Non sarebbe stato meglio porre un limite a questi stipendi che offendono l'umana decenza ? Ma queste sono le iniziative di chi non ha idee, di chi non ha la piu' pallida idea della materia che si trova a dover gestir, organizzare ed eventualmente migliorare. Il nano Brunetta ha iniziato il suo mandato di ministro della pubblica amministrazione sferrando una caccia feroce a quelli che lui ha denominato fannulloni non con un'operazione chirurgica utilizzando bisturi di precisione, ma bensi' sferrando colpi alla cieca con una mecete piu' alto di lui. Ed in questa lotta efferata ha colpito chiunque facendo piu' morti e feriti nella parte sana della pubblica amministrazione, che e' per inciso la parte piu' prominente, piuttosto che nella parte malata, la quale abituata a destreggiarsi fra leggi e leggine se l'e' cavata senza danni. Poi e' passato alla parte scenografica della sua azione: ogni pubblica amministrazione e' stata costretta a pubblicare emolumenti dei propri dirigenti e le percentuali di assenze dal lavoro ma udite udite ... nelle assenze devono anche essere comprese le ferie .... chiaro no ? ... Ma è questo il modo di far funzionare meglio la pubblica amministrazione ? Non sarebbe stato meglio intervenire facendo corsi di formazione per il personale, oppure snellire la pubblica amministrazione semplificando davvero le norme burocratiche, certo tutte iniziative che avrebbero richiesto idee e capacita' progettuale quella che manca al ministro Brunetta che allora per farsi notare spara sul mucchio. Un'altra perla di ministro del governo Berlusconi.?

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