mercoledì 30 dicembre 2009

Alla fine dell'anno siamo tutti più buoni e più ricchi

Il 2009 sta proprio finendo bene per il nostro paese. E' di ieri la notizia annunciata da Tremonti che attraverso lo scudo fiscale, il provvedimento con il quale lo Stato italiano ricicla legalmente denaro sporco, sono stati recuperati ben 95 miliardi di euro, ben 6 punti del prodotto interno lordo. Come non essere soddisfatti di questo eccezionale risultato ? Chissà come la pensano quei milioni di lavoratori dipendenti che, non solo non hanno modo di esportare capitali all'estero per poi farli rientrare pagando una misera tassa del 5%, ma che pagano tasse sproporzionate proprio per sopperire ai mancati introiti di chi le tasse non le paga. Il fatto più sconcertante è che Tremonti annuncia anche che da ora in poi non sarà più conveniente portare capitali all'estero grazie agli accordi internazionali raggiunti per contrastare i famosi paradisi fiscali. Ma allora era propria necessaria questa moratoria per fare cassa oppure non sarebbe stato meglio iniziare una vera azione di contrasto verso quei grandi evasori fiscali che avevano esportato capitali ? Certamente i risultati non sarebbero stati così eclatanti come quelli ottenuti con lo scudo fiscale ma forse il governo avrebbe dato l'idea di un paese più attento ai suoi cittadini, soprattutto a quelli che le tasse le pagano regolarmente da sempre. Insomma una questione di principio e di correttezza morale. Già ma come si può parlare di principi e di moralità in un paese nel quale un sindaco, Letizia Moratti di Milano, propone di dedicare una strada o una piazza nientepopodimenoche' a Bettino Craxi, il simbolo di tangentopoli. Fra poco questo politico, condannato per la sua politica basata sulle tangenti e latitante, sarà celebrato come un eroe. E' vero che alla fine Craxi è stato l'unico politico che ha subito le consequenze di mani pulite, ma solo perchè la politica è riuscita a sottrarsi alla giustizia ed ha iniziato quella stagione di contrasto con la giustizia stessa che, se avesse potuto fare il suo corso, avrebbe portato in galera molti altri esponenti politici di spicco e non solo del partito socialista. Insomma accostare Mazzini, Garibaldi, Cavour, personaggi che hanno una strada o una piazza in ogni città d'Italia, sembra una vera e propria offesa verso coloro che hanno costruito la storia d'Italia.
Ma come già detto la fine di questo anno mette in mostra tutti i lati buoni dei nostri politici a partire dal presidente del consiglio, che dopo aver profuso parole di amore, preso da un atto di grande generosità ha deciso di cambiare le parole dell'inno in cui si diceva "Meno male che Silvio c'è". Nel più perfetto stile di capo assoluto di una formazione politica o meglio ancora di padrino, quelle parole saranno cancellate per lasciare il posto a "Meno male che noi ci siamo". Ma vuoi vedere che quella botta sui denti qualche effetto lo ha prodotto davvero ?

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