lunedì 10 ottobre 2022

La politica ci porta alla guerra, tocca a noi ribellarci

 


Di fatto la terza guerra mondiale è già in atto, come ha avuto il coraggio di dire solo Papa Francesco. Sul campo di battaglia si affrontano solo due eserciti, quello ucraino e quello russo, ma gli ucraini sono riforniti di armi e di logistica dal tutto il mondo occidentale Europa e Stati Uniti. L'Ucraina dopo l'attacco iniziale è riuscita a organizzarsi e mettere in campo un'offensiva che ha ricacciato indietro l'esercito russo, ma se Putin decide di schiacciare sull'acceleratore, come ha fatto oggi 10 ottobre 2022, l'Ucraina sarà spazzata via in poco tempo. La guerra totale con il pericolo dovuto all'utilizzo di armi nucleari è ormai dietro l'angolo e la conseguente distruzione dell'umanità ne sarà l'inevitabile risultato. Purtroppo l'Europa tutta si è mostrata inadeguata e incapace ad affrontare una crisi come questa che stava bollendo in pentola ormai dal 2014 con l'annessione della Crimea e la guerra civile in Donbass. I politici europei non sanno altro che condannare l'invasione dell'Ucraina (e ci mancherebbe che non lo facessero), lanciare anatemi inutili contro Putin e dichiarare inaccettabile tutto quello che accade quando si svolge una guerra: migliaia di morti fra i civili, infrastrutture cancellate con qualche missile, torture uccisioni di massa a danno della popolazione civile. Li chiamano ipocritamente "crimini di guerra" come se la guerra stessa non fosse un crimine abominevole. Ma oltre le parole di condanna e le armi fornite all'Ucraina non si è andati e Putin ha fatto vedere che la sua potenza di fuoco è enorme e non alcuna intenzione di rinunciare al suo piano criminale. La scelta di inviare e armi all'Ucraina, di inasprire le sanzioni alla Russia e di non intavolare nessuna azione diplomatica sta provocando da una parte l'escalation nelle operazioni militari e dall'altra una crisi economica senza precedenti con il costo dei prodotti energetici ormai alle stelle. La politica ci sta portando verso la terza guerra mondiale e probabilmente la prima nucleare, gli unici che potrebbero scongiurare questa sconfitta per l'umanità sono i cittadini: una rivoluzione popolare contro questa classe politica europea che ci sta spingendo alla catastrofe. Se il popolo non si ribellerà ... per l'umanità non ci saranno speranze.

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