sabato 1 ottobre 2022

L'Europa, stretta fra Putin e gli Usa, mai così vicina all'autodistruzione


E' abbastanza chiaro ormai che dove non è riuscita la pandemia, riuscirà Putin e l'Europa stessa: la cancellazione di fatto dell'Unione Europea. La pandemia aveva provocato un rigurgito di solidarietà molto probabilmente agevolato anche dall'intervento deciso e determinato di Giuseppe Conte, che ha lavorato per ottenere il sostegno finanziario dell'Europa soprattutto per i paesi più in crisi a causa del Covid. Alla fine dello scorso anno è iniziata una nuova crisi: quella del gas e del costo delle bollette energetiche. La crisi è iniziata con la ripresa della pandemia causata soprattutto da Cina e India che hanno ripreso a macinare e quindi a richiedere energia per la ripresa. Sotto questa richiesta e grazie alla follia della borsa del gas di Amsterdam, un meccanismo che soprattutto agevola la speculazione i prezzi di gas ed energia elettrica hanno iniziato a lievitare mettendo in crisi imprese famiglie. Poi è arrivata la guerra ed il problema del gas è diventato critico per tutta l'europa quasi del tutto dipendente dal gas russo. Praticamente da quando è iniziata la guerra e si è capito che Putin nella sua follia avrebbe potuto utilizzare il gas come arma di ritorsione verso l'Europa, l'Italia ha iniziato a parlare di mettere un tetto al prezzo del gas. Una misura del tutto in controtendenza ai dettami del capitalismo e del mercato libero dove il prezzo dovrebbe essere stabilito solo dall'equilibrio fra domanda e offerta. E così mentre questo tetto veniva e viene osteggiato da molti paesi, soprattutto quelli che stanno meglio dal lato del debito e che quindi possono permettersi di agre da solo, Putin ha continuato con la sua guerra arrivando a bloccare le forniture di gas e mettendo in asso una mossa strategica che potrebbe portare alla guerra nucleare: l'annessione di quattro regioni ucraine invase e conquistate. Mentre tutti i leader europei lanciano anatemi fino a se stessi e si sbracciano per affermare che non riconosceranno quelle annessioni, Putin va avanti per la sua strada e minaccia l'uso delle armi nucleari in quei territori che ormai lui considera facenti parte della Russia. Nel frattempo sono stati sabotati i gasdotti che portano gas alla Germani dalla Russia, gas che al momento sta fuoriuscendo nell'atmosfera. E l'Europa che fa ? Non decide sul prezzo del gas ed i vari paesi (Germania in primis, Spagna, Portogallo, Francia) si organizzano per conto loro abbandonando al loro destino paesi come l'Italia stretta nel suo incommensurabile debito pubblico. 
Risultato: qualora l'europa si salvi da un conflitto nucleare sempre più probabile, incapace ormai di prendere una propria iniziativa liberandosi dal gioco Usa, l'europa finirà di esistere per opera di se stessa. Uno smacco per il nuovo governo italiano a trazione fascista che aveva nelle sue corde proprio l'uscita dall'europa. Ora che Giorgia Meloni nell'ultimo mese aveva fatto un rapido inversione di rotta sull'europa diventando improvvisamente atlantista, favorevole alla nato, pronta a collaborare con tutti, la futura Presidente del Consiglio vede proprio frantumarsi sotto i propri colpi proprio l'Europa stessa. Il destino a volte è veramente fantasioso e crudele.

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