giovedì 13 ottobre 2022

Liliana Segre, scampata ad Auschwitz, umiliata dal Senato e dal popolo italiano


 

Dal discorso della Senatrice Liliana Segre nelle vesti di Presidente del Senato nella prima seduta di questa legislatura.

"Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva.

In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica.

Ed il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!"

La senatrice, che è scampata miracolosamente alla detenzione nel campo di concentramento di Auschwitz, non può sottrarsi oggi all'umiliazione alla quale viene sottoposta sia dal voto degli italiani che dai senatori: proclamare presidente del Senato un FASCISTA .. un erede di quelle leggi raziali, un fanatico di quel periodo storico, un discendente di coloro che la privarono di qualsiasi dignità.
In questi ultimi 30 anni l'Italia ha avuto un tracollo sociale, culturale, politico senza precedenti, ma oggi la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana che liberò il paese dalla dittatura fascista, tocca forse il punto più basso e squallido della sua storia. Probabilmente coloro che il 25 settembre scorso o hanno votato un partito che si ispira al fascismo (il 16% dell'elettorato) oppure si sono astenuti (il 36% dell'elettorato) nemmeno si rendono conto dello schiaffo che oggi hanno assestato sia alla senatrice Segre che a tutti coloro che sono morti per la libertà ed in ultimo alla storia dell'Italia.

Da oggi la seconda carica dello stato è un fascista, oggi abbiamo assistito alla nuova marcia su Roma a 100 anni da quell'evento tragico che porto l'Italia nel baratro.

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