martedì 4 ottobre 2016

Per la serie tutti i motivi del NO .... si cambia prima di applicarla totalmente






Uno dei cavalli di battaglia di Renzi e soci per promuovere il Si riguarda il fatto che la riforma Boschi-Renzi-Verdini riguarda solo la seconda parte della Costituzione e non i principi fondamentali che nessuno si sogna di toccare. In realtà quei principi non saranno modificati formalmente ma rimarranno comunque inapplicati soprattutto per quegli aspetti pervisti dall'attuale Costituzione e non attuati. In effetti la parte II della carta costituzionale dovrebbe riguardare gli strumenti tecnici per attuare i principi contenuti nella prima parte, ma non si capisce, e nessuno lo spiega, come la riforma possa agevolare il rispetto di tali principi. Forse prima di modificare la seconda parte sarebbe stato meglio applicare totalmente la prima parte che invece è completamente disattesa in diverse parti. Addirittura la riforma proposta entra in rotta di collisione con l'art. 1 della Costituzione che assegna al popolo la sovranità, una sovranità azzoppata dalla riforma che toglie ai cittadini il voto per l'elezione del Senato. Ecco che per questa seconda camera, che rimane di importanza non indifferente per molte problematiche non secondaria, è sottratta all'elezione popolare e sarà nominata dalla politica addirittura eleggendo alla importante carica di senatore sindaci e consiglieri regionali costretti a svolgere un doppio incarico. Se questa non è cancellazione della sovranità popolare non saprei proprio come chiamarla. Questa inosservanza della prima parte della carta costituzionale si va a sommare alle altre già presenti uno dei principali proprio nell'articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" e nell'art. 4: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto" Si può dire che il diritto al lavoro è effettivo per tutti i cittadini quando la disoccupazione giovanile viaggia al 40% ? E in che modo che le modifiche apportate alla seconda parte renderanno effettivo questo diritto a tutti i cittadini ? Piuttosto che sprecare tempo a cambiare 47 articoli non sarebbe stato molto meglio fare in modo di rispettare i principi sanciti dalla prima parte ? E non sarebbe stato questo il vero compito di un partito di governo che ha l'ambizione (e la sfacciataggine dico io) di inserire nel suo nome il termine democratico ? Ed ancora art. 32: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". Un altro diritto sancito dalla costituzione e negato alla maggioranza dei cittadini a meno che non si voglia considerare rispettato questo diritto quando si va a prenotare una visita urgente e ci dicono che c'è una lista di attesa di sei mesi mentre se sborsate 100 euro l'esame ve lo fanno in tempo reale. Ecco un governo e un parlamento serio prima di pensare ad apportare modifiche ad una costituzione disattesa in molti dei suoi principi fondamentali dovrebbero preoccuparsi di appunto di consentire il rispetto dei diritti sanciti da quei principi. A meno che la riforma non abbia proprio l'obiettivo di affossare ancora di più quei diritti in modo da dare vita ad uno stato nel quale chi arriva al potere, più o meno in maniera democratica (uno stato dove va a votare la metà dei cittadini aventi diritto non può definirsi democratico ed ha comunque fallito), possa governare indisturbato grazie a norme costituzionali che lo agevolano indipendentemente dal consenso più o meno minoritario.

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