mercoledì 5 ottobre 2016

Per la serie tutti i motivi del NO ..... i tweet di Renzi e del Pd aiutano ...


Benché il presidente del consiglio faccia di tutto, maldestramente a dire il vero, per cancellare la personalizzazione del prossimo referendum constituzionale, è impossibile non andare a votare senza pensare ad un voto comunque pro o contro il governo. E non solo per le sua dichiarazioni appena approvata la riforma (se vince il No mi dimetto e lascio la politica) ma anche e soprattutto per come il testo della nuova costituzione è stato approvato dal parlamento. Intanto la riforma è stata proposta dallo stesso governo, contrariamente a quanto dovrebbe accadere per una riforma della costituzione che dovrebbe essere materia del parlamento, poi il percorso parlamentare è stato tempestato sia di emendamenti inutili da parte dell'opposizione (basta ricordare gli 8 milioni di Calderoli) sia di canguri, voti di fiducia, rifiuti di modifiche per arrivare allo scandalo del voto finale in un'aula occupata solo dai parlamentari della maggioranza. Insomma la Costituzione che dovrebbe essere un patrimonio di tutti è stata trattata alla stregua di una semplice legge approvata con il voto del governo. In questa situazione risulta poi difficile votare esclusivamente per il merito della riforma ma chiunque, anche inconsapevolmente pensa di votare o contro o a favore del governo. Anche l'alto numero di astensioni che i sondaggi prevedono confermano che il valore di questo voto sarà ridotto rispetto a quello che dovrebbe essere. Il Partito Democratico poi, nonostante il tentativo di spersonalizzazione del suo segretario, continua nel trattare l'argomento a suon di parole d'ordine e di slogan che sono esclusivamente delle dichiarazioni di fede e non certo di spiegazione del merito. D'altra parte se si va a colpi di tweet rimane difficile spiegare la riforma a botte di 140 caratteri. Ecco alcuni tweet lanciati oggi:

Con questa scelta ci giochiamo il fututo dei prossimi 20 anni. Accompagnatemi in questo percorso di riforma spiegando #LeRagioniDelSì

O si vota sì e la riforma passa o si vota no e di riforme costituzionali non si parlerà per anni

La riforma costituzionale vuole dare più semplicità all'Italia

Altro che riduzione della democrazia noi stiamo riducendo la burocrazia

Insomma se non passa la riforma non se ne potranno fare altre per anni ... e non si capisce perché visto che di riforme costituzionali ne sono state fatte diverse da quando è stata varata la nostra carta costituzionale, l'ultima quella di Berlusconi nel 2006 e quella che ha "sciaguratamente" introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione. Si vuole dare più semplicità all'Italia ma naturalmente non si dice in che modo considerato che per stabilire se una legge dovrà passare in Senato ci vorrà un'interpretazione autentica ammesso che chi l'ha scritta sappia anche cosa ha scritto. Per non parlare poi di una delle più enormi bufale che rguarda la riduzione della burocrazia: si sta cambiando la costituzione non certo la miriade di legge e leggine che nel nostro paese danno origine ad una burocrazia asfissiante. Che poi la burocrazia è figlia anche di un popolo, quello italiano, il cui sport preferito è tentare di aggirare e fregare la legge che per tentare d arginare i raggiri diventa sempre più complessa, insomma il classico cane che si morde la coda. Le riforme di cui avrebbe bisogno il paese sono altre: prima su tutte una classe politica non corrotta che non aspettasse alcun grado di giudizio per dimettersi quando sospettata di qualche reato e soprattutto una classe politica coerente e rispettosa del voto popolare che non cambiasse bandiera ad ogni cambio del vento.
 

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