domenica 19 gennaio 2014

La vera delegittimazione del parlamento arriva proprio dalla politica


Dopo la sentenza della corte costituzionale sulla legge elettorale, gli interventi sulla legittimità dell'attuale parlamento si sono sprecati. Chi pensa che i parlamentari entrati con il premio di maggioranza siano abusivi, che pensa che sia abusivo l'intero parlamento, chi sostiene che il parlamento è comunque legittimato ad operare. Di fatto il paese è da tre legislature che elegge un  parlamento con una legge elettorale dichiarata inconstituzionale. A dire il vero la corte si è anche affrettata a sentenziare che camera e senato sono perfettamente legittimi, ma non poteva fare altrimenti per non gettare nel caos non solo questa legislatura ma anche le tre precedenti. Ma a parte questo aspetto formale, chi in realtà delegittima il parlamento non è la sentenza della corte costituzionale quanto la stessa politica che di fatto ha dato vita ad una legislatura completamente diversa da quanto i cittadini italiani avevano espresso con il loro voto. Come è noto le elezioni di febbraio hanno consegnato nel voto, il governo del paese a tre forze: Pdl, Pd e Movimento 5 stelle. Queste formazioni che hanno ricevuto voti sulla base del loro programma elettorale, di fatto poi hanno disatteso completamente, tutte nessuna esclusa, i loro programmi e di fatto hanno dato vita ad una legislatura completamente diversa da quella che era uscita dalle urne. Il Movimento 5 stelle aveva promesso cambiamenti epocali  ed aveva ottenuto un successo elettorale che gli avrebbe consentito di entrare in un governo e di dare inizio a questi cambiamenti, al contrario invece i grillini, telecomandati dal grillo parlante, hanno rifiutato di mettere in pratica le loro promesse tradendo il mandato elettorale. Il Pdl del condannato ha fatto altrettanto in quanto appena dopo il risultato elettorale ha proposto un governo di coalizione con il Pd, poi realizzato, proprio il contrario di quanto promesso. Ma non solo. Il Pdl è anche scomparso dando vita con una scissione a Forza Italia e Nuovo Centro Destra, due formazioni che non erano presenti sulla scheda elettorale e quindi più tradimento di questo. Ultimo in ordine di tempo ma non per la gravità del tradimento è arrivato il Partito Democratico. Anche il Pd ha subito tradito i propri elettori acconsentendo ad un governo con l'odiato nemico, il condannato del Pdl, ma a proseguito nel suo tradimento subito dopo la elezione del nuovo segretario. Il sindaco di Firenze infatti ha perseverato nel tradimento fregandosene non solo del risultato elettorale, ma anche del risultato delle primarie e andando a trattare le riforme della legge elettorale e della costituzione proprio con il condannato che ormai sta all'opposizione. Questa è la vera legittimazione del parlamento: una politica che ha tradito in toto ed in tutte le sue componenti il mandato elettorale ricevuto dai cittadini e questo sarebbe il reale motivo per il quale la legislatura sarebbe da interrompere per andare a nuove elezioni.

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