giovedì 16 gennaio 2014

Il paese del degrado

A leggere i giornali italiani l'impressione che se ne ricava è quella di un paese ormai sprofondato in un degrado generalizzato governato da una politica che rappresenta l'elite e la massima espressione di tale degrado, tutta la politica senza nessuna esclusione da destra a sinistra compresi coloro che si ritengono fuori dai giuochi ma che ormai ne fanno parte a pieno titolo. Non passa giorno ormai che non si legga di qualche denuncia o di qualche inchiesta relativa alle spese incredibili sostenute da consiglieri regionali in nome della loro presunta attività politica. Si va dalle mutande alla tecnologia spinta come smartphone e tablet attraversando tutti i settori commerciali. Si passa poi attraverso qualche dirigente appena nominato che subito dopo viene scoperto con le mani nel vasetto della marmellata o invischito in qualche affare poco chiaro. Se poi per caso qualcuno si diverte ad effettuare qualche intercettazione telefonica si scopre una specie di vaso di pandora da dove esce di tutto, da amicizie poco raccomandabili a linguaggi da far invidia alla peggiore bettola da scaricatore di porto (con tutto il rispetto per chi svolge questo lavoro). Un linguaggio che viene ormai utilizzato anche in dichiarazioni pubbliche, in dibattiti televisivi e sui giornali contribuendo in questo modo alla diffusione di una volgarità strisciante non più relegata alle chiacchere da bar o nelle discussioni fra amici. Quello che accade oggi non è altro che il punto di arrivo di un percorso iniziato venti anni fa circa con l'avvento del condannato che, fra le tante malefatte commesse, ha avuto anche il merito di dare spazio e voce ad uno dei movimenti più beceri e spesso al limite della legalità come la Lega Nord. Oggi ci si meraviglia del razzismo diffuso di questo partito che ha sempre fatto del razzismo appunto la propria bandiera. Oggi, con la "provocazione" del governo Letta che ha nominato come ministro per l'integrazione una persona di colore, la vera natura razzista degli uomini verdi è arrivata allo scoperto e si è manifestata anche per coloro che in questi anni hanno fatto finta di non capire. La Lega è il partito di un ministro della giustizia che in piazza saltava al grido .. chi non salta italiano è .... la Lega è il partito del dito medio alzato di Bossi ... la Lega è il partito del porcellum e di una latro ministro che passeggiava intorno ad una moschea con un maiale al guinzaglio ... ma la Lega è anche un partito eversivo che si è inventata la Padania, un parlamento padando ed una guardia nazionale padana ... di cosa si ha bisogno ancora per dichiarare questo movimento fuori dalla legalità ? In mezzo a questio degrado anche l'azione politica vera e propria non può che essere di basso livello e la delusione più cocente arriva proprio dalle nuove leve che sono entrate nel panorama politico. Da una parte c'è il nuovo segretario del Partito Democratico che intende trattare per la nuova legge elettorale e per le riforme addirittura con il leader del maggiore partito di centrod estra che è stato condannato per frode fiscale, che è stato cacciato dal senato della repubblica e che è stato condannato a non ricoprire incarichi pubblici per tre anni (in attesa di un'altro processo che in primo grado lo ha condannato a stare lontano a vita da incarichi pubblici). A quale titolo un personaggio del genere può dire la sua per qualsiasi riforma che riguardi il nostro paese ? E che dire poi del Movimento 5 stelle che, dopo aver promesso un cambiamento generale della politica, non sa fare altro che dire no a qualsiasi proposta di cambiamento o di riforma, anche quelle proposte che ricalcano pari pari il loro programma. Un movimento tenuto in ostaggio da un comico, ormai a fine carriera e che senza la politica non avrebbe più avuto visibilità nemmeno negli spettacoli di benificienza, ed un presunto guru dell'informatica e della rete la cui unica specialità è fare previsioni catastrofiche e fuori da ogni reale logica. 

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