venerdì 17 gennaio 2014

Italia pattumiera internazionale

L'incompetenza e la superficialità dei ministri del governo italiano è ormai senza precedenti, un mixer che da una parte espone il governo a continui problemi interni obbligandolo a rispondere alle continue mozioni di sfiducia verso i propri ministri, mentre dal lato internazionale relega il nostro paese ad un ruolo di infimo ordine bistrattato da chiunque. Oggi il parlamento è impegnato con la ministra De Girolamo che naturalmente è l'ultima "vittima" in ordine di tempo di non si sa quale complotto. In realtà è l'ennesimo esempio di un politico con responsabilità di governo che, incurante della posizione di potere che occupa, coltiva amicizie e relazione dubbie con personaggi non proprio cristallini se non dei veri e propri delinquenti. Poca importanza è come questi fatti siano venuti alla luce, se il politico o ministro di turno non tenesse questi discutibili comportamenti, i fatti non sarebbero mai arrivati sui giornali, questo è il reale problema. Per quanto tempo si continuerà ancora a soprassedere su questi deprecabili comportamenti in nome di un governo che deve fare quello che non fa e non potrà mai fare ? Fino a quando anche nel nostro paese non ci si comporterà come negli altri paesi democratici con le immediate dimissioni di chi viene anche "solamente" sospettato di atteggiamenti discutibili, la nostra democrazia o quello che ne rimane, sarà sempre una democrazia di serie C. Un sistema politico disposto a soprassedere su questi atteggiamenti non può certo avere un prestigio diverso a livello internazionale dove, oltre alla totale perdita di considerazione, la situazione è aggravata dalla incompetenza e dalla inadeguatezza dei nostri minitri. Il caso dei marò ed il caso Shalabayeva sono gli ultimi episodi fino ad arrivare ad al caso odierno nel quale l'Italia è trattata come una vera e propria pattumiera. Il ministro degli esteri Bonino si vanta di aver messo a disposizione il porto di Goia Tauro per il trasbordo delle armi chimiche finalmente sottratte alla Siria che dovranno essere trasferite su una nave statunitense. Un'operazione pericolosa che non ha trovato nessun volontario se non la disastrata Italia. Il governo per riacquistare un minimo di prestigio internazionale mette a rischio la sicurezza del suo territorio consentendo il transito, la sosta ed il trasbordo di armi pericolosissime ed incontrollabili che potrebbero causare enormi problemi in caso di incidente. E lo fa passando sopra la testa degli amministratori e delle pololazioni locali dimostrando ancora una volta uno scarso senso democratico ed un servilismo senza precedenti rispetto alla comunità internazionale guidati dagli stati uniti. Senza contare che mette a disposizione un territori già martoriato a livello ambientale, ma da questo punto di vista niente di nuovo sotto il sole.

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