venerdì 8 novembre 2013

Quando l'informazione diventa semplice rumore



Nell'era di internet, dei social network ormai siamo sommersi da quantità sempre crescenti di informazione e quando l'informazione è molta rischia di diventare solo rumore. Ormai anche il più insignificante dei fatti è immediatamente riportato non solo dai media tradizionali (televisioni, radio e giornali) quanto soprattutto da internet attraverso i siti dei giornali on line e più in generale di informazione. E più questo fenomeno di portare immediatamente qualsiasi avvenimento all'attenzione della rete, più il cittadino viene inondato da notizie più o meno rilevanti. Questa "fame" di informazione, dovuta al proliferare sia di giornali che di siti internet, ha provocato una caccia continua al personaggio, al politico, alla ricerca della notizia da buttare in pasto ai vari media. Fra i "produttori" di notizie oggi si distingue nel nostro paese il politico. Basta vedere che cosa accade quando un politico esce dai palazzi istituzionali e scende in strada per assistere ad una caccia "all'uomo" nella speranza di catturare un'affermazione, una notizia, un'anticipazione. Ecco allora che di qualsiasi problema se ne parla per giorni ed addirittura per mesi con tutti che fanno a gara per dire la loro, per dare il proprio giudizio o per proporre la propria soluzione. Il politico degli anni 2000 è molto diverso da quello di qualche decina di anni fa quando compariva in televisione al massimo in occasione delle elezioni e mai si prestava a dibattiti 24 ore su 24, oltre che a lasciare dichiarazioni con il contagocce e quasi sempre in linea con il proprio ruolo istituzionale. Oggi il politico parla a tutto campo ma soprattutto a tutte le ore, e quello che dice è immediatamente riportato all'opinione pubblica. Questo continuo parlare è inevitabile che porti ad affermazioni e dichiarazioni che niente hanno a che vedere con le problematiche del psese reale. Ed allora ecco che si arriva agli eccessi ed alle esagerazione dei leghisti che ce l'hanno duro (o forse ce l'avevano), oppure al condannato che paragona la condizione dei propri figli a quella degli ebrei al tempo dei nazisti, per finire a democristiano Letta che illustra i sui genitali d'acciao (roba da far rivoltare nelle loro tombe uomini come Moro e Andreotti). Naturalmente affermazioni di questo genere finiscono immediatamente fra le prime pagine dei giornali sia cartacei che on line e provocano immancabilmente polemiche a non finire che alla fine allontanano la discussione sulle reali problematiche. Tanto rumore che non ha nessun risvolto pratico se non evidenziare quanto la "qualità" dei politici italiani sia caduta molto in basso trascinando il paese tutto  a qualsiasi livello. Una crisi dalla quale sarà difficile e complicato risollevarsi forse molto di più che dalla crisi economica.

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