domenica 3 marzo 2013

La megalomania di Grillo mette in pericolo il paese

E' difficile parlare seriamente del programma del Movimento 5 stelle quando ogni giorno ormai si devono ascoltare le esternazioni del capo del movimento. Sul programma si potrebbe discutere, analizzare, controbattere e quindi anche dare vita ad un confronto serio (ammesso che questo confronto sia accettato ed in democrazia dovrebbe essere sempre accettato) ma sulle farneticazioni grillesche è difficile cercare di controbattere. O si accettano come un atto di fede, come stanno facendo i parlamentari grillini ed i più accesi militanti, oppure si rigettano totalmente in quanto espressione di un uomo farneticante che cerca solo lo scontro e distruzione di tutte le istituzioni per pura soddisfazione personale. Si perchè si può anche essere in accordo con Grillo sul mandare tutti a casa ma dopo averli mandati a casa che facciamo ? Affidiamo le sorti di un paese intero ad un  blog ed alle esternazioni del suo autore ? Aspettiamo che un blogger-comico ci dica ciò che dobbiamo e non dobbiamo fare ? Non penso che questa sia la democrazia. Se Grillo ed i suoi fans volevano distruggere tutto il sistema avrebbero dovuto passare attraverso una vera e propria rivoluzione e non presentarsi alle elezioni per entrare in un parlamento democraticamente eletto. Ed invece sono entrati in parlamento ed ora lavorano per andare il prima possibile a nuove elezioni fregandosene di quella parte di paese che non li ha votati. La democrazia cari grillini non è questa, la democrazia significa anche rispettare anche e soprattutto le minoranze soprattutto quando queste minoranze in pratica sono paritarie alla maggioranza. Ora poi il saltimbanco si mette anche a sparare sulla costituzione, insomma un tiro al bersaglio su tutto e tutti con l'evidente obiettivo di andare il prima possibile a nuove elezioni. Il pensiero che corre in testa a coloro che non sono stati plagiati dal grillo-pensiero è che il saltimbanco genovese, alla stessa stregua del cavaliere di Arcore, mal sopporti la democrazia ed il fatto di governare tenendo anche conto delle parti politiche che comunque hanno ottenuto un successo alle ultime elezioni. Non gli è bastata nemmeno la lezione di Parma dove in campagna elettorale lui ha sparato a zero sul termovalizzatore in costruzione promettendo che non si sarebbe mai fatto, quando poi una volta conquistato il comune della città di Parma il sindaco grillino si è dovuto arrendere ed l'opera già deliberata e in già in fase di realizzazione si completerà. Insomma una cosa sono le sparate fatte al di fuori della politica, un'altra cosa è arrivare a governare un comune, una regione o addirittura entrare in parlamento con una pattuglia di parlamentari ben nutrita. In questi giorni viene fuori tutta l'inadeguatezza di un partito "comandato" da un singolo uomo che sta dando dimostrazione delle propria megalomania ... se i grillini non rieusciranno a portarlo alla ragione saranno guai per tutta l'Italia.

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