lunedì 18 marzo 2013

Chi fa il finto cieco, chi sclera in preda a manie dittatoriali, chi continua con metafore da cabaret ... e chi rischia di pagare le follie del capitalismo


Oggi ci siamo svegliati con una di quelle notizie che fino ad ora circolavano ma solo nei pettegolezzi o nelle previsioni e che invece stamani e' diventata realta'. L'Europa impone a Cipro un prelievo forzato di quasi il 7% sui conti correnti per poter attuare il piano di salvataggio. Risultato: banche chiuse per due giorni e nessuna possibilita' di prelevare contanti e panico nelle borse con tanto di spread che si innalza. Il rischio che tutto questo possa accadere anche in Italia non e' poi cosi' remoto e questo sarebbe il primo problema del quale dovrebbe occuparsi la politica italiana, il nuovo parlamento ed il nuovo governo se si fara'. Altro che costi della politica, legge elettorale e quant'altro, questioni importantissime sicuramente, ma la priorita' assoluta dovrebbe essere scongiurare quello che e' accaduto i Grecia e quello che sta accadendo a Cipro. Il problema e' che nessuno ha idea di che fare per intervenire su questa pesantissima crisi guidata dalla finanza e dalla speculazione mondiale. Ne' la vecchia politica ne' tantomeno la nuova rappresentata dal Movimento 5 stelle e formata da persone inesperte, impreparate e a volte "ignoranti" che non sanno nemmeno che cosa sia la BCE e chi sia Mario Draghi. Senza contare che questo movimento e' tenuto sotto scacco e manovrato dai due ideatori Grillo-Casaleggio altrettanto privi di idee concrete nell'affrontare la crisi ed i poteri economici che ci speculano sopra ai danni della povera gente. Oltre un referendum sulla permanenza nell'euro, che fra l'altro sarebbe al solo annuncio un vero e proprio disastro per il paese, non sanno che cosa altro proporre e quindi anche loro si rifugiano su temi importanti si ma che in questo momento storico sono di secondo piano. Il vero modo per affrontare questa crisi che costituisce il fallimento totale del capitalismo (e che il capitalismo stesso tenta di arginare ricorrendo a provvedimenti la cui natura e' stampo comunista come per esempio il salvataggio delle banche da parte dello Stato ed eventuali nazionalizzazioni) sarebbe una rivoluzione che modifichi il modello di sviluppo globale per passare ad un'economia fondata sul capitale privato, sullo sfruttamento del lavoro dei ceti sociali medio bassi (e degli stati piu' poveri) ad una societa' fondata sulla solidarieta', sull'eguaglianza e sulla partecipazione di tutti i lavoratori ad una equa suddivisione della ricchezza. Ma per questo ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione che sicuramente non potra' nascere in Italia dove e' prevalente la difesa a tutti i livelli del proprio interesse personale, di lobby o di casta. Altra alternativa sarebbe un governo dove tutti fanno la loro parte per contribuire ad affrontare il problema ma ancora una volta in Italia non e' una strada percorribile come hanno fatto invece Germania e Inghilterra. Dopo anni di tutti contro tutti ogni partito che siede in parlamento e' impresentabile per un governo di salute nazionale a meno che ognuno non rinunci a quella parte che lo rende impresentabile agli altri. Il piu' impresentabile di tutti il Pdl, che dovrebbe liberarsi del suo capo impelagato in questione processuali di varia natura piuttosto che occupare in maniera eversiva un palazzo di giustizia tentando di intimorire la magistratura tutta. Segue a ruota il Pd che nonostante la mossa apprezzabile dei due presidenti di camera e senato, se davvero proponesse un figuro come Massimo D'Alema alla presidenza della repubblica diventerebbe impresentabile a sua volta anche se non ai livelli del Pd. Il Movimento 5 stelle, il nuovo arrivato, non sfugge a questa impresentabilita' a causa soprattutto del suo mentore e burittinaio che spara a zero anche sulla cacca che calpesta e le cui aspirazione totalitarie non consentono di prestargli la minima fiducia. Non prendo nemmeno in considerazione la Lega che per chi ha un minimo di sale in zucca, sappresenta da sempre un partito eversivo che non dovrebbe nemmeno stare in un parlamento democratico a causa di tutte le sue manifestazioni di insofferenza verso il paese e la democrazia. Se tutti rinunceranno a qualcosa forse ce la si puo' fare altrimenti il futuro e' buio pesto.

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