mercoledì 20 marzo 2013

Fra il dire (trasparenza, dirette streaming, atti on line, etc.) e il fare (riunione segrete, conferenze stampa senza domande, etc.) c'è di mezzo un oceano


In pochi giorni e prima ancora che l'attività parlamentare entri nel vivo qualora si formi un nuovo governo, tutta l'inadeguatezza del Movimento 5 stelle a sostenere la parte di una formazione politica capace di sedere in un parlamento democratico è scoppiata in tutta la sua evidenza. Inadeguatezza che, oltre a vanificare quei punti programmatici portatori di un reale cambiamento, apre una serie incredibile di contraddizioni fra quanto professato da Grillo in questi anni e la reale azione del movimento un volta entrato in parlamento. La smania del blog e della rete ha isolato i parlamentari grillini in un loro mondo virtuale che sarebbe potuto andare bene se non avessero deciso di entrare nelle istituzioni. Vogliono la diretta streaming (che fra l'altro per le sedute di Camera e Senato sono trasmesse gia' da qualche anno) ma poi quando devono riunirsi come se fossero i partecipanti ad una setta, si rinchiudono nelle stanze del parlamento e non consentono ad alcuno di vedere che succede. Scrivono sui loro blog o sulle loro pagine dei social network ma poi cancellano i commenti che criticano il loro comportamento. Indicono conferenze stampa e poi impediscono ai giornalisti di fare domande. Insomma tutto il contrario della trasparenza, del cofronto, della chiarezza indicando nella stampa il problema di questa loro chiusura all'esterno demonizzando i mezzi di informazione facendo propria una vecchia ed ormai stantia tattica del vecchio plastificato. Sempre in nome della comunicazione i parlamentari grillini sono stati inibiti dal loro capo che ha nominato due tutori che si devono occupare della comunicazione, quale comunicazione non si sa considerato che si rifiutano di comunicare. Perfino in occasione delle consultazioni del Presidente della Repubblica per la formazione del nuovo governo, non sono stati ritenuti in grado di partecipare direttamente a tali consultazioni e scende nella capitale addirittura il loro padrone che guiderà la delegazione nell'incontro con Napolitano. Che succederà qualora il nuovo governo fosse appoggiato dal Movimenti 5 stelle ? .. Ad ogni consiglio di ministri Grillo scenderà a Roma per guidare i suoi ... ? o inserirà un chip nelle loro teste attraverso il quale comandarli direttamente dal suo computer e via rete insieme al suo Casaleggio ? Insomma a stare fuori e criticare, strillare, lanciare anatemi è molto facile ma come sempre quando dalle parole si passa ai fatti non è sempre facile mantenere la coerenza con le dichiarazioni di principio.

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