martedì 28 agosto 2012

Chi piu' chi meno siete tutti fascisti ....


In questi giorni e' tornato di moda darsi del fascista nel mondo politico e giornalistico. E' un segno inequivocabile del momento storico profondamente decadente che stiamo vivendo ed una tremenda consequenza della caduta delle ideologie. Ascoltavo un dibattito televisivo ieri sera, ammesso che si possa parlare di dibattito quando volano frasi come "mi sono rotto i coglioni" .. "che cazzo di conduttore sei" ... ed offese vari scambiate senza freni fra i partecipanti al dibattito stesso (due nomi su tutti .. Travaglio, che quando sale in cattedra e' veramente un fascista, e Ferrara che fascista lo e' nell'anima). Eppure il conduttore era Mentana, ma alla fine ha deposto le armi e non ha saputo tenere sotto controllo la violenza che sputavano i vari contendenti. Fra ieri ed oggi piu' o meno da ogni parte si sono scagliati contro Bersani, accusandolo di aver dato del fascista a Grillo e di travisare chi siano i veri fascisti. In realta' Bersani ha detto altro, ha sbraitato (atteggiamento caratteristico del fascista) che le parole usate da Grillo ed i video pubblicati da Di Pietro rappresentavano un linguaggio tipicamente fascista e su questo sincermante e' difficile dargli torto e chi non lo riconosce probabilmente dovrebbe andarsi a erudire sul significato della parola fascista. Certo poi Bersani, gonfiando il petto ed i muscoli (pochi per la verita') ha sfidato coloro che avevano usato il web per denigrare il PD ed il suo segretario ad uscire dalla virtualita' della rete ed a presentarsi a fare le stesse affermazioni proprio alla festa del Partito Democratico. Che dire .... un altro atteggiamento fascista. E' un segno dei tempi disastrati, confusionari e privi di ideali che stiamo vivendo e che in Italia sono iniziati non tanto con la caduta del muro di Berlino ma con la presa del potere da parte di Berlusconi e i suoi amici ... fascisti doc. Da quel momento si e' iniziato a martellare che i termini destra e sinistra non avevano piu' significato, che il problema era governare bene il paese, erano le riforme ed a rafforzare questo sfascio con il tentativo di revisionismo storico mettendo sullo stesso piano le camice nere ed i partigiani. La sinistra e' caduta nel tranello, cambiando nome al partito storico, togliendo i simboli e creando una confusione totale, fino a ritrovarsi oggi ad appoggiare insieme al partito di centro destra del Pdl il governo Monti. C'e' confusione totale ma soprattutto c'e' un fascismo diffuso e forse inconsapevole che pervade tutto il mondo politico e giornalistico. Siamo allo scontro su ogni argomento, attenzione non al confronto o alla dialettica, ma allo scontro totale che si manifesta negli atteggiamenti e spesso nelle parole. A volte infatti non e' necessaria l'offesa verbale o la parolaccia, ma e' sufficiente l'atteggiamento di superiorita' e di tracotanza, quello alla Travaglio per intenderci, che manifestano palesemente attraverso una comunicazione non verbale pensieri di stampo fascista. Un gran bailamme del quale tutti sono vittime e protagonisti insieme che non possono che creare sconcerto oltre che affossare un paese ormai sull'orlo del collasso sociale.

1 commento:

mimma ha detto...

Posso quotidianamente constatare, e questo grazie soprattutto al mio lavoro, che ormai il dialogo, ma in particolar modo l’attenzione all’altro , non appartengono alla nostra società …
L’io che dovrebbe caratterizzare una giovanissima fase della nostra esistenza imperversa nelle nostre menti
Parlare in modo concitato, ingiuriare , fare attacchi, ecc.,è ormai diventato un modo per argomentare. (superfluo qualsiasi riferimento alle porcherie televisive seguite soprattutto dai più giovani !)
Vogliamo definire questa una modalità fascista? Certo gli elementi ci sono.
Se si va ad analizzare più nello specifico, può venir fuori che gli attacchi, le offese, ecc. altro non sono che un mezzo per nascondere, anche a se stessi, il vuoto che avvinghia la nostra sfera intellettuale.
La tragedia, poi, avviene quando ci si rende conto che questo atteggiamento non risparmia nessuno, anche quelli che sono considerati i nostri riferimenti politici.
La politica di Berlusconi, quale causa? Potrebbe essere, del resto: se la fa lui perché non posso farla io …?
E da qui il vuoto! Il suo esempio è stato a dir poco deleterio,ha portato al vuoto, alla caduta dei valori, alla prepotenza più feroce!
In un contesto del genere, quali i principi etici, quali le regole?!
Tutti possiamo dire di essere migliori, sentendoci in diritto di alzare la voce e offendere.
Definire fascista questo atteggiamento , di sicuro è un modo che, però, paradossalmente, potrebbe essere anche un eufemismo se si va a considerare l’ideologia, che per i nostri politici è inesistente. Quali i programmi, quali gli obiettivi? Solo l’attacco all’altro. La situazione attuale, se possibile, è ancora peggiore di quanto si possa immaginare! Sotto una dittatura, ci si unisce, si fa corpo, si combatte il nemico, si fa resistenza …