sabato 30 giugno 2012

Assegnato l'Oscar del più ridicolo


Fra ieri ed oggi si è svolta, forse a loro insaputa, una gara per ottenere l'Oscar del politico, persona o partito, più ridicolo del paese. La partecipazione è stata numerosa è forse dobbiamo ringraziare anche l'arrivo di Caronte che ha invaso l'Italia con temperature "infernali" che hanno influito sulle prestazioni dei concorrenti. Un'influenza senz'altro positiva a giudicare dalla folta partecipazione (praticamente tutte le componento politiche dell'attuale parlamento hanno partecipato) e dalla qualità delle dichiarazioni che hanno messo in seria difficoltà la giuria dello stravagante concorso, giuria composta esclusivamente dal sottoscritto sia come componente che come presidente. Dopo un'attenta analisi degli articoli dei quotidiani, dei siti on line e dei telegiornali di Rai e La7 (mi spiace ma per principio non seguo i telegiornali delle rete mediaset da quando Berlusconi è sceso in politica e ne ho trovato innumerevoli benefici), la classifica è stata stilata ed ora la illustrero'.

6° classificato Pierferdinando Casini. Il bello della politica italiana è la sesto posto esclusivamente perchè le sue dichiarazioni non costituiscono una novità. D'altra parte Casini è il degno prosecutore della linea politica di quella che fu la Democrazia Cristiana improntata sempre all'opportunismo. Casini dopo essere stato alleato di Berlusconi nel precedente governo, dopo essere stato all'opposizione durante il governo Prodi e durante l'ultimo governo del centro destra, dopo aver appoggiato incondizionatamente il governo di destra di Mario Monti, si butta a sinistra (ammesso che il Pd possa considerarsi sinistra) e offre la propria alleanza al Pd insrendosi nel triangolo Pd-Idv-Sel. Ridicolo ?? Si ma anche coerente per cui a lui l'ultimo posto.

5° classificato a parimerito Vendola-Di Pietro. I due dopo aver dichiarato il loro amore incondizionato al Pd (la famosa foto di Vasto) e dopo aver ricevuto nel giro di pochi mesi il voltafaccia del Pd che sorride a Casini, insistono come un amante tradito ma comunque rincoglionito dal proprio amore. Vendola e Casini si mettono in ginocchio e pregano Bersani di tornare indietro e mettere da parte il nuovo amore nato con l'Udc. Poveri hanno gli occhi foderati di prosciutto e le menti annebbiate dal loro amore e non si rendono conto delle loro ridicoli appelli.

4° classificato il Partito Democratico. Dopo aver illuso i due pretendenti ormai apertamente dichiarati, Vendola-Di Pietro, è bastato che il bello, Casini, facesse l'occhiolino a Bersani affinchè questo e tutto il partito voltasse le spalle ai precedenti amori per gettarsi nelle braccia della nuova fiamma. Un partito ormai completamente inaffidabile che se la gioca alla grande con l'Udc in termini di voltafaccia o bandieruola. Mentre però per l'Udc è una scelta di vita politica, per il Pd è una nuova strada per questo gli viene assegnato il quarto posto ad un passo dal podio.

3° classificato il Pdl. Dopo l'annuncio di clamorose innovazione, che avrebbero dovuto sconvolgere il panorama politico italiano, e dopo il primo flop con l'annuncio del semipresidenzialismo ecco un'altra perla del duo Alfano-Berlusconi. Dopo il successo di Monti al vertice europeo ecco subito che il Pdl sale sul carro e si appropria del successo affermando che il presidente del consiglio è anche e soprattutto merito dell'appoggio del Pdl. Incredibile ma anche in questo caso siamo ormai abituati alle ridicolaggini di Silvio Berlsuconi e il suo delfino Alfano non è certo il personaggio che può cambiare la linea del partito.

2° classificato Renato Brunetta. Il più piccolo politico ed ex ministro della politca italiana (piccolo non solo per l'altezza fisica ma anche per lo spessore culturale) si posiziona controcorrente non solo con il suo partito ma anche con tutti gli analisti politici internazionali e con tutti i giornali politica europei e mondiali. In tutto il mondo si riconosce il successo di Mario Monti nella trattativa per tentare di dare una svolta alla politica euorpea per superare la crisi, ma Brunetta no, per lui Mario Monti ha fatto un terribile flop. Ma si sa le stronzate che un politico italiano dice sono inversamente proporzionali alla propria altezza. E' un fatto naturale e scientifico e incontrovertibile per poter salire agli onori della cronaca politica che altrimenti non si accorgerebbe nemmeno di un personaggio insulso e privo di contenuti come Renato Brunetta.

1° classificato Mario Borghezio. Dopo un'onerovole carriera costellata di un'infinita sequela di stronzate ( e qui non trovo un termine più adeguato con il personaggio) finalmente a Borghezio viene riconosciuto questo premio. L'ultima sua perla sono le dichiarazioni rilasciate dopo la vittoria dell'Italia sulla Germania affermando che Balotelli è un padano, di colore nero ma sempre padano. Risulta difficile reagire in maniera diversa a queste dichiarazioni che non siano uno sputo in un occhio. Dopo che la Lega ha introdotto nuove leggi raziali con il reato di clandestinità, dopo aver gettato in mare disperati che tentavano di scappare dalla Libia in fiamme, dopo aver in tutti i modi discriminato gli extracomunitari fino ad arrivare a vietare loro di sedere sulle panchine di alcuni parchi, nel momento in cui un calciatore di colore nero porta l'Italia a vincere contro la Germania, ecco che l'uomo di colore diventa addirittura un padano. Se questo oscar non è mertitato non saprei a chi altro assegnarlo.  

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