mercoledì 6 giugno 2012

Forse non lo sapete ancora ma non rappresentate più nessuno


Ormai le ultime residue speranze che il parlamento italiano rappresenti il paese sono definitivamente affossate ed anche i più ottimisti devono alzare bandiera bianca. Non è stata sufficiente la crisi economica che ha messo in evidenza da una parte l'incapacità da parte della ex maggioranza di centro destra a gestirla e dall'altra la paura delle opposizione di andare alle elezioni e prendere in mano le redini del paese. La politica ha abdicato in favore di un governo appoggiato da tutto il quadro istituzionale ad esclusione della Lega piuttosto che andare a nuove elezioni come sarebbe dovuto accadere in qualsiasi democrazia. Nemmeno le elezioni amministrative di maggio ha convinto i partiti a cambiare rotta nonostante le batoste rimediate da Pdl, Lega ed Udc quasi scomparsi in tutte le amministrazioni, e nonostante il Pd e Idv abbiano ragrannelato un numero di voti inferiori alle precedenti amministrative. Tutti voti andati a finire o al movimento a 5 stelle od al partito di maggioranza relativa: l'astensionismo. Nemmeno gli innumerevoli scandali legati all'utilizzo dei rimborsi elettorali hanno convinto i partiti a rivedere il loro atteggiamento in parlamento. Ed ecco oggi il voto che salva il senatore De Gregorio del Pdl dagli arresti domiciliari per le indagini sui fondi pubblici dell'Avanti. Un comportamento tenuto anche dalla Regione Lombardia distrutta da scandali e inquisiti che ha salvato dalla sfiducia il proprio governatore Formigoni, quello delle vacanze di gruppo dove tutti pagano le spese ad esclusione di Formigoni stesso. Ma non è finita qui. Oggi si votava sia alla Camera che al Senato per la nomina dei membri che andranno a far parte dell'Agcom e dell'autorità per la Privacy. I candidati alle nomine erano stati invitati a presentare i propri curricula in nome della trasparenza, curricula che sono stati bellamente ignorati dai due rami del parlamento che hanno proceduto alla elezioni dei membri in nome di una semplice spartizione fra Pdl, Udc e Pd. Spesse volte, anche da parte di questo governo, si fa richiamo alla parità fra sistema pubblico e privato, ma in quale azienda privata si sarebbe consentito ai suoi dirigenti di continuare ad amministrare dopo un palese fallimmento ? L'attuale politica italiana ha fallito ed ora naviga a milioni di anni luce dal paese, dal cittadino comune, dalla realtà della situazione economica e sociale del paese. Questa politica, questo parlamento non rappresenta più nessuno, tirerà la carretta fino alla prossima primavera e poi, se gli astensionisti si decideranno a manifestare il proprio voto, sarà definitivamente licenziata.

2 commenti:

stefanover ha detto...

non solo...

si è scelto di votare il non-procedere nei confronti di un parlamentare invischiato con la mafia, e qui a Milano tranne l'IDV nessun'altro a votato per le dimissioni di Formigoni...
il PD di bersano mi sempra il vecchio
partito socialdemocratico...
una vergogna infinita purtroppo!

Nicolò Sella di Monteluce ha detto...

L'attuale classe politica ha dimostrato tutta la sua incapacità e la sua paura/incapacità di rinnovamento. Grillo ha avuto successo prorpio perché ha incanalato la rabbia e la insofferenza verso chi lavora solo a perpetuare il suo stato di privilegio!