sabato 7 luglio 2012

Dal dove coglio coglio ai tagli con l'accetta


Qualcuno si aspettava una politica economica con i fiocchi dal governo dei professori e dei professori che ha sotituito il governo dei politici, ma oggi dopo i provvedimenti per aumentare le entrate dello Stato e quelli per diminuire le spese, si può senz'altro affermare che non ci volevano certo dei professori o degli economisti per varare le due manovre. La prima quella delle tasse è stata concertata con un unico obiettivo: andare a prendere i soldi dove sarebbe stato certo prenderli e cioè enelle tasche dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e sul bene primario degli italiani la casa. Nessuna equità sociale, nessuno sforzo per cercare di tassare di più chi avrebbe potuto pagare di piu' e soprattutto nessuna patrimoniale, ma rastrellamento a tappeto delle finanze già disastrate dei cittadini italiani. Le immediate consequenze di questa politica scellerata non si sono fatte attendere: contrazione dei consumi e aumento della disoccupazione a livelli mai toccati, soprattutto quella giovanile. I consumi sono drasticamente diminuiti anche in un settore che per l'italiano è sempre stato primario: l'alimentazione. L'italiano è famoso in europa e nel mondo per il suo attaccamento all'alimentazione ed alla buona tavola e Monti è riuscito dove nessuna campagna per una corretta alimentazione è mai riuscita: oggi l'italiano spende molto meno per mangiare ma soprattutto spende male rifugiandosi in prodotti a basso costo e spesso di bassa qualità. Nonostante la pressione fiscale abbia raggiunto livelli inauditi, i conti dello stato però non sono migliorati perchè si diceva che, oltre ad aumentare le entrate, era necessario provvedere alla diminuzione delle spese. Ed ecco che è entrato nel linguaggio popolare quel tremendo termine di Spending Review che sostanzialmente singifica revisione della spesa. Anche in per questi provvedimenti dai professori di economia ci si aspettavano delle misure adottate dopo un'analisi seria e dettagliata della spesa pubblica. Ed invece Mario Monti e soci si sono armati di scure e come se dovessero attraversare una foresta impenetrabile si sono messi a dare giù senza guardare in faccia nessuno. Diminuzione di personale nella pubblica amministrazione e tagli alla sanità sono le accettate più evidenti assestate ad occhi bendati. Saranno diminuiti i posti letto negli ospedali nella misura di quelche decina di migliaia come se oggi negli ospedali italiani ci fossero letti liberi. Chi ha bisogno di un ricovero o di una visita specialistica sa quali siano i tempi di attesa, immaginiamoci cosa accadrà da qui a qualche mese. I professori si sono attaccati anche ai buoni pasto dei pubblici dipendenti (sempre loro) portandoli da 10 a 3 euro quando gia' i 10 euro risultano stretti per un pasto frugale di mezzogiorno. Ed anche in questo provvedimento non si è andati a toccare settori dove il taglio non avrebbe causato danni ma di certo risparmi sicuri, parlo degli stipendi dei politici, dei super contratti dei manager, delle pensioni d'oro. Meglio andare a prendere tre euro ad un impiegato pubblico che guadagna 1.200 euro mensili piuttosto che tagliare drasticamente quelle pensioni di qualche decina di migliaia di euro o addirittura di oltre centomila euro. Insomma dopo aver tolto soldi al ceto medio basso ora gli si tagliano anche i servizi ... di questo passo cosa rimarrà del nostro paese ?

Nessun commento: