venerdì 15 giugno 2012

La domanda è: perchè pagare il canone ?


13 luglio 1966. Alla televisione trasmettono Italia-Cile partita del girone finale dei mondiali del 1966 (è il primo ricordo nitido di una partita vista in televisione), ma nessuna trasmissione televisiva ne ha parlato fino a che la partita non ha avuto inizio.  Il collegamento televisivo inizia circa 5 minuti prima dell'inizio della partita. Le squadre entrano in campo, si ascoltano gli innni nazionali poi i due capitani procedono alla scelta del campo e si parte. Il telecronista è solo nella sua cabina all'interno dello stadio ed impegnato a descrivere cio' che avviene in campo. Si potrebbe togliere il video e lasciare l'audio e comnunque non si perderebbe una sola azione della partita magilmente descritta dalle sue parole. D'altra parte le dirette delle partite di calcio sono iniziate da poco tempo e il telecronista proviene dal mondo della radio dove per forza ogni azione deve essere descritta magistralmente per rendere partecipe il radioascoltatore. Con la televisione lo spettatore segue direttamente l'azione ma le parole del commentatore hanno una loro precisa funzione come quella di indicare i nomi dei giocatori che di volta in volta entrano in possesso della palla. Solo questo fa il telecronista e le sue parole si integrano perfettamente con quanto avviene in campo. Fine del primo tempo. Un breve telegiornale per ricordare le notizie della giornata e poi riprende la telecronaca. Fine della partita, piccolo commento di 30 secondi da parte del telecronista e la trasmissione si chiude non oltre il minuto dalla fine della gara.

14 giugno 2012. Alla televisione trasmettono la partita Italia-Croazia del girone finale degli europei del 2012. Nei giorni precedenti la gara almeno per un paio di ore al giorno si è parlato di questa partita. La partita inizia alle 18 ma alle 17 inizia il collegamento con lo stadio. Nello studio televisivo ci sono cinque persone: il conduttore, l'opinionista, il calciatore, l'ex allenatore, il giornalista. Per 45 minuti si parla di formazione, di schemi, di probabile risultato e di altre amenità del genere. Due collegamenti con lo stadio dove si giocherà la partita per commentare l'ingresso degli spettatori minuto per minuto con il conteggio dei tifosi da una parte e dall'altra e con l'immancabile collegamento con l'inviato proprio dentro lo stadio. Tornando nello studio un cretino con un tablet ci dimostra, utilizzando schemi animati e metafore perverse (l'attacco ad un castello medioevale) come l'Italia dovrebbe tentare di superare la Croazia e viceversa. Alla fine il solito gioco dei pronostici che vanno nella direzione opposta a quanto ognuno degli interpellati ha cercato di dire fino a quel momento. In tutto quindi 8 persone che per 45 minuti ci sfondano talmente le ... scatole .... che quando finalmente ci si collega con lo stadio per l'ingresso delle squadre in campo sembra che la partita ormai sia finita e non si sa con quale risultato. Finalmente arrivano le immagini dallo stadio ma ci sono ancora 15 minuti da trascorrere. Mentre le immagini trasmettono uno spettacolo coreografico circense, il telecronista, coadiuvato dall'immancabile esperto (solitamente un ex calciatore o ex allenatore), si esibisce in commenti, pronostici e amenità varie, intervallate dai commenti tecnici dell'esperto e del giornalista che si trova ai bordi del campo. Finalmente le squadre entrano in campo quando il telespettatore è ormai esausto. Inni nazionali e finalmente dopo un'ora di trasmissione la partita ha inizio. Dimenticavo: naturalmente nei 60 minuti preliminari alla partita una quantità innumerevole di spot pubblicitari, quelli che una volta erano raggruppati nel Carosello serale e che costituivano un vero spettacolo di cabaret. Durante la partita la telecronica non si occupa più solamente di quanto avviene in campo, ma sono snocciolate statistiche assurde sugli andamenti delle gare precedenti, su quante volte ha vinto una squadra quando è stata arbitrata dallo stesso arbitro della partita, su quante volte un giocatore sputa per terra (si perchè ormai i cameramen ed i registi fanno a gara a scovare il giocatore che sputa) e altre amenità del genere. Se si tenesse il video spento ai giorni d'oggi ad un certo punto si sentirebbe il telecronista annunciare una rete senza sapere come si è arrivati a segnare, proprio come accade alla radio. Naturalmente gli interventi dell'esperto tecnico sono frequenti e spesso sparati senza una logica tanto che ci si domanda: ma questo esperto ha mai giocato a calcio ? Solitamente si trattandosi di ex calciatore o allenatore, ma probabilmente coloro che fanno a fare i commentatori sono stati colpiti da alzhemeir precoce e non ricordano niente del proprio passato calcistico. Termina il primo tempo e si torna nello studio per altri commenti banali e inutili, spot pubblicitari naturalmente con la riproposizione delle immagini delle azioni salienti in maniera ossessiva. Se la partita alla fine del primo tempo termina 1 a 0 per una delle due squadre dalle immagini televisive risultano almeno 10 goal, tante sono le volte che come minimo quella azione viene riproposta. Inizia il secondo tempo e lo schema seguito dai commentatori è sempre lo stesso, magari con qualche notizia statistica in più andata a pescare fra il primo ed il secondo tempo. La partita termina e tutto sembra finito. Ma sarebbe troppo bello. Subito viene preso al volo l'allenatore o un giocatore con l'immancabile intervista prima di tornare negli spogliatoi. un'intervista inutile perchè il malcapitato ancora in piena trance agonistica dice sempre e stesse banalità. Finalmente si torna nello studio e le danze proseguono magari spostandosi su un'altra rete per dare spazio al telegiornale, a questo serve il digitale terrestre. Ma se pensate che sia finita qui siete degli ottimisti. A tarda sera arriva l'immancabile trasmissione di approfondimento sulla giornata calcistica del torneo europeo. E qui si tocca veramente il fondo ammesso che non ci siamo già arrivati. Si perchè in questo caso il cretino computerizzato che ci mostra gli schemi utilizzati da una squadra piuttosto che da un'altra, è affiancato dal cretino comico con battute al cui cospetto perfino la jena ridens si metterebbe a piangere. Ma a quel punto oscuriamo la tv con il sano proposito di riaccenderla solo all'ora della prossima partita .... forse.

L'aspetto più deprimente è che noi manteniamo in piedi tutto questo carrozzone con i nostri soldi.

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