martedì 1 maggio 2012

L'Italia stretta fra mafiosi e qualunquisti


E' il più triste 1 maggio che si possa ricordare, diventato oggi, grazie alla crisi economica ma anche grazie alla politica che, troppo chiusa nei suoi privilegi, è risultata incapace a gestirla. Ed ora grazie anche al governo così detto tecnico che a sua volta sembra indirizzato solo a far quadrare i conti aumentando esclusivamente le entrate, ma inadeguato a gestire le proprie spese, talmente inadeguato che ha dovuto far ricorso ad altri tecnici e tornare alla consulenza di un politico ormai ammuffito. In questo lugubre scenario oggi si celebra più che la festa del 1 Maggio, il funerale di questa giornata che dovrebbe essere la festa del lavoro, un funerale al quale contribuiscono anche una grande parte dei cittadini. Si perchè se si da un minimo di credito ai sondaggi che circolano in questi giorni, il popolo che dovrebbe avere uno scatto di orgoglio e ribellarsi a chi lo sta strozzando, invece si affida da una parte ad un comico-predicatore che si anche rivelato fan della mafia, dall'altro al qualunquismo più sfrenato preferendo rimanere con le mani in mano piuttosto che mandare a casa la casta dell'attuale politica. Se si mettono insieme infatti le intenzioni di voto dei supporter del Grillo Parlante con quelli di coloro che non esprimeranno un voto valido si arriva ad oltre il 50%, un movimento che potrebbe dare vita ad una vera e propria rivoluzione pacifica e che invece sarà la principale causa di una nuova sconfitta della democrazia. In mezzo a questo sconquasso al momento non esiste nessuna formazione politica in grado di intercettare questo serbatoio di voti e per incanarlarlo verso un reale cambiamento. I partiti attuali stanno tentando di assumere nuove vesti semplicemente cambiano l'aspetto esteriore, nomi simboli allenaze, ma lasciando al proprio posto tutti coloro che hanno fallito. Le formazioni politiche attualmente fuori dal parlamento continuano nelle loro divisioni e non escono allo scoperto con un progetto vero e credibile soprattutto per coloro che non hanno più un ideologia di riferimento (ed è questo il vero male della nostra epoca, aver bruciato ogni ideologia). Questo è il quadro desolante di un paese che ha evitato per il momento il fallimento finanziario ma che ha fallito su piano politico-sociale e siamo tutti responsabili di questo fallimento nessuno escluso, ma i maggiori responsabili saranno da una parte coloro che ancora continuano a credere alle favole (incredibile per esempio che dopo quanto accaduto nella Lega ci siano ancora persone disposte andare alle riunioni pagliacciate di stampo fascista piuttosto che prendere a calci gli uomini in cravatta verde) e dall'altra coloro che issano la bandiera bianca nel nome del nessuno mi rappresenta perfinire rappresentati dalle stesse facce.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Incominciamo dallo sciopero generale a oltranza per mettere in ginocchio i poteri che adesso attaccano i lavoratori!