giovedì 24 maggio 2012

Dalle leggi ad personam alle leggi ad partitum ..


Se nemmeno la recente batosta elettorale delle amministrative ha insegnato qualcosa ai partiti allora davvero per loro non c'e' più speranza. E sembra proprio che nessun insegnamento abbai lasciato ai leader politici dell'attuale parlamento. Se perchè intanto c'e' da dire che la batosta, al di la' delle parole di convenienza, l'hanno presa tutti, Pd compreso che ha conquistato la maggioranza dei comuni nei quali si votava. C'e' stato un crollo verticale di Lega, Pdl e Udc, ma questi voti non si sono spostati a sinistra ma sono andati o al Movimento a 5 stelle o nel calderone dell'astensionismo. Quindi parlando in termini calcistici il Pd non ha vinto per proprio merito ma soprattutto per demerito degli altri. Il non abbiamo vinto di Bersani è quindi azzeccato come spot elettorale ma da un'analisi politica più profonda ... non può che risultare sconfitto anche il Pd. Ecco che allora dopo tante dichiarazioni di intenti finalmente alla camera arriva un disegno di legge per regolamentare i finanziamenti ai partiti dopo i recenti scandali di Margherita e Lega. Arriva dopo le elezioni e quindi un'occasione per dimostrare la buona volonta' almeno di rispondere a quanto i cittadini chiedo: basta con i ladrocini dei partiti e con la messa in scena dei finti rimborsi elettorali. I rimborsi intanto sono tagliato del 50%, niente se si pensa che dal 1993 ad oggi questi falsi rimborsi sono aumentati del 1300% .. cioe' se nel 93 un partito prendeva 100 oggi prende 1300. Se dovessimo commisurare il rimborso elettorale con l'andamento del potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori ... il taglio avrebbe dovuto essere molto ma molto piu' sostanzioso per scendere al di sotto di quel 100 del 93. Ma non basta. Proprio in virtu' dei recenti risultati elettorali e' stato approvato un emendamento che di fatto impedisce al Movimento a 5 stelle, partito nascente del quadro politico italiano, di accedere ai rimborsi stessi. E' vero il Movimento ha sempre rifiutato i rimborsi e non accedera' a questa forma di finanziamento ma anche se volesse ora non potra' farlo. Per accedere ai rimborsi il partito dovra' avere uno statuto, un tesoriere, un'organizzazione che attualmente il movimento di Grillo non ha e quindi si tratta chiaramente di una legge ad hoc per escludere di fatto Grillo dai rimborsi. Ma i partiti non si sono fermati qui ... sono andati anche oltre con la loro estrema furbizia. Presi dal vortice di far vedere la loro buona volonta' tutti hanno dichiarato la disponibilita' a fare certificare i propri bilanci ma come al solito dal dire al fare c'e' sempre non solo il mare ma a volte anche un oceano. Chi dovrebbe essere l'organo certificatore ? Semplice un'entita' nominata dai partiti stessi, per la serie il controllato che diventa anche controllore. Naturalmente si sono dimenticati che lo stato ha gia' un organo predisposto al controllo dei bilanci, un organo che si chiama Corte dei Conti e quindi non c'e' bisogno di nessun volo di fantasia ma e' sufficiente e soprattutto in linea con la costituzione sottoporre il bilancio al controllo ed alla successiva approvazione da parte della Corte dei Conti. Pensavamo di esserci liberati delle leggi ad personam, ma ora siamo in presenza di un salto di qualita' e si arriva alle leggi ad partitum. Sono d'accordo con Grillo ... questa marmaglia va cancellata ... anche se poi sostituirla con un guitto ... non e' che ci fara' fare grossi passi avanti.

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