sabato 19 maggio 2012

Quarantatre anni completamente inutili



Ma quale prima, seconda o terza Repubblica, siamo ancora alla Repubblica zero dopo quarantatre anni dal quel 1969 in cui iniziarono le stragi di stato rimaste tutte impunite. Da Piazza Fontana, a Piazza della Loggia, alla strage di Bologna, per arrivare a Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino. Ed oggi 2012 siamo qui a piangere un altro attentato che si avvicina molto di più alle famosi stragi di stato che agli attentati di stampo mafioso. Non è cambiato niente se non in peggio. In quegli anni si sapeva per esempio che i politici erano corrotti e ribavano per portare soldi ai loro partiti, fino a quando all'inizio degli anni 90 ci fu tangentopoli che dimostrò quello che la gente sapeva. Ed oggi ? Stessa cosa la classe politica è corrotta e ruba con altre motivazioni ed altri fini, se vogliamo peggiori delle motivazioni degli anni 90, ma sempre di ladrocinio di denaro pubblico si tratta. Dopo ogni strage, ogni attentato sempre le stesse parole di costernazione e le medesime parole d'ordine: "Lo Stato c'e'" "Fare piena luce" "Coklpire subito i colpevoli" "Lo Stato non tratta". Tutte belle frasi ad effetto che in quegli anni potevano anche suscitare fiducia nel cittadino. Oggi dopo 40 anni sappiamo che erano tutte frasi di circostanza che non avrebbero portato a niente. Ed oggi a 43 anni sentiamo esattamente le stesse frasi: "Il Capo dello Stato manifesta il proprio cordoglio e la propria costernazione" "Il presidente del consiglio segue minuto per minuto gli avvenimenti" "Ora fermezza e coesione" Tutta pura ipocrisia. Lo Stato ci sta ammazzando giorno per giorno con una pressione fiscale senza precedenti, che ha già provocato decine di morti ed ora lo stato colpisce anche i nostri giovani. Si lo Stato è colpevole quanto coloro che hanno commesso questo delitto perchè lo Stato in tutti questi anni non ha saputo individuare i colpevoli di tutte le stragi del 1969 ad oggi ed ha consentito che ancora una volta dei cittadini innocenti, per di piu' giovani questa volta, diventassero le nuove vittime. Un attentato terroristico toglie la vita a dei giovani ai quali lo Stato aveva già tolto un futuro, un attentato terroristico che si aggiunge all'opera distruttiva che lo Stato sta compiendo in questi mesi, un attentato terroristico che trova la popolazione stremata e senza alcuna fiducia nelle sue istituzioni ed è questo l'aspetto più pericoloso rispetto agli 70. E' un momento molto buio della nostra storia sia per la situazione politica attuale sia per la mancanza di alternative reali, perchè se l'alternativa deve essere un movimento che nega la forza distruttiva della Mafia, allora di speranze ne abbiamo veramente poche se non nessuna. 

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