lunedì 14 maggio 2012

Il vero problema .... assenza di alternativa credibile


L'aspetto più deprimente e preoccupante della crisi che sta attraversando l'Italia sono si le devastanti consequenze della crisi stessa ma soprattutto è la mancanza di prospettive di una sua eventuale risoluzione e la totale assenza di una concreta alternativa politica. Intanto si può affermare che dalla crisi si potrà uscire esclusivamente mettendo in atto solo delle politiche diverse dalle attuali e che l'antipolitica in realtà è un'invenzione mediatica assolutamente priva di senso. Senza politica non si va da nessuna parte e soprattutto non si governa un paese in maniera democratica. Nel nostro paese abbiamo già avuto due esempi in tal senso che dimostrano come sia necessario scendere in politica qualora si intenda realmente cambiare le cose. Il primo esempio è stato la Lega Nord nata come una formazione contro il sistema politico della prima repubblica ma che, quando ha deciso di provare a governare amministrazioni locali o il paese stesso, ha dovuto darsi una struttura di partito, un'organizzazione, partecipare alle elezioni e quindi al governo del paese. L'ultimo esempio è quello del Movimento a 5 stelle di Grillo, quel movimento cioè che fatto nascere il termine di antipolitica. In realtà quando Grillo ha deciso di passare dalle parole, dagli slogan di effetto all'azione concreta ha dovuto passare a fare politica nell'unico modo possibile: dare vita ad un'organizzazione, che poi la si chiami partito o movimento poco cambia. Quindi per cambiare lo stato di cose in un paese democratico ... c'e' solo un modo: fare politica. In realtà in Italia è in crisi il sistema dei partiti che fanno politica, in quanto, soprattutto negli ultimi anni, sono diventati macchine organizzative che si occupano di tutto in virtù di uno scandalo tutto italiano: l'enorme quantità di denaro che si sono trovati a gestire in nome dei rimborsi elettorali. E' abbastanza chiaro che gli scandali che hanno coinvolto più o meno tutti i partiti attualmente in parlamento e la loro incapacità di gestire la crisi economica del sistema capitalistico, ha fatto crollare la fiducia nella loro reale adeguatezza a risollevare il paese dai problemi sociali, economici, finanziari e lavorativi che hanno sommerso l'Italia. Fiducia che è crollata vertiginosamente nel momento in cui hanno alzato bandiera bianca consentendo l'insediamento del governo Monti e soprattutto non hanno fatto un minimo sforzo per rinunciare a qualche privilegio a fronte di una richiesta di sacrifici enormi al ceto medio basso. Purtroppo, a fronte di questa inadeguatezza dei cinque partiti Lega-Pdl-Udc-Pd-Idv, non è sorta nessuna valida alternativa che possa far intravedere uno spiraglio in fondo al tunnel. Nell'ultima tornata elettorale delle amministrative ne abbiamo avuto una conferma. Al crollo dei partiti dell'arco costituzionale non ha fatto riscontro l'affermazione di nessun movimento o partito con un programma preciso e dettagliato per venir fuori da questa situazione. Si perchè lo stesso Movimento a 5 stelle, che ha ottenuto un discreto successo, in realtà poi non ha un reale progetto di governo nemmeno a livello locale. Certo molti slogan o molte proposte operative alcune anche folkloristiche, come per esempio mettere a disposizione distributori di acqua naturale e gassata gratuiti (non ricordo in quale comune), ma niente che possa lasciar intravedere un reale modello di società alternativo. E' vero si trattava di elezioni amministrative e non politiche e quindi aspettiamoli al varco il prossimo anno ma per ora niente di veramente nuovo sotto il sole. Dall'attuale crisi, che ripeto è essenzialmente di sistema, non si uscirà con gli slogan che circolano in questi mesi (basta soldi alle banche, non finanziamo il debito con i nostri soldi, etc. etc.) ma con proposte che, qualunque esse siano, dovranno avere delle basi solide sia teoriche che pratiche altrimenti l'eventuale voto di protesta sarà semplicemente un boomerang che ci ritornerà contro.

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