martedì 29 maggio 2012

Una volta tanto poche parole e più fatti ... grazie


Le notizie che arrivano dall'emilia sono tremende dopo le fortissime scosse di terremoto di oggi a 10 giorni dalla prima scossa del 20 maggio. Paesi distrutti e una ventina di morti soprattutto lavoratori vittime delle precarie condizioni di sicurezza che da anni costituiscono un problema cronico nel nostro paese. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà attraverso i soliti canali delle donazioni via sms e di strutture alberghiere che mettono a disposizione alloggi per i senza tetto. Come al solito arrivano le parole di solidarietà del mondo politico che mai come in questo momento sembrano fuori luogo e piene di ipocrisia. Monti chiede ai cittadini di avere fiducia nello stato ma allo stesso tempo dichiara "I cittadini devono rendersi conto che un terremoto non dipende dallo Stato". Certo signor presidente del Consiglio ma non credo nemmeno che il terremoto dipenda dai cittadini e quindi lo Stato avrebbe due obblighi sostanziali: primo accertarsi sempre che siano rispettate tutte le norma di sicurezza (possibile che i capannoni siano crollati come birilli in Emilia ?), secondo aiutare i propri cittadini in difficoltà. Un aiuto che non può concretizzarsi solo con le parole del presidente della repubblica, del capo del govgerno, dei leader politici, del papa, tutti molto bravi a parlare. Un aiuto che non può nemmeno venire fuori, come sempre, esclusivamente dalle tasche degli italiani, che mai come in questo periodo sono tartassati dalla pressione fiscale. Allora sarebbe ora che tutti quelli che parlano, esprimono solidarietà, si recano sotto i reflettori per tornaconto personale, chiudano la bocca ed aprano finalmente il portafoglio. I primi a fare questo gesto dovrebbero essere i partiti che in questi anni hanno raccolto a mani basse soldi senza averne titolo in quanto i famosi rimborsi elettorali hanno superato alla grande le spese sostenute. Poi dovrebbe intervenire la presidenza della repubblica annullando tutte le manifestazioni per festeggiare la repubblica sia perchè quest'anno non c'è proprio niente da festeggiare sia perchè quei soldi spesi inutilmente potrebbero essere impiegati senz'altro in maniera più proficua aiutando i terremotati. Anche il Papa potrebbe dare il suo sostanziale contributo non solo annullando il viaggio a Milano a festeggiare non so che cosa, ma anche finalmente aprendo quella borsa piena di tesori che contrastano fortemente con ciò che predicava Gesù Cristo. Sono tanti i provvedimenti che potrebbero essere presi per raccogliere i fondi necessari per intervenire in questa ennesima sciagura, tanti ma per favore signor Monti eviti di prenderne uno del quale proprio non c'e' bisogno: mettere una nuova tassa sui carburanti. Vediamo sa davvero lei ed i suoi ministri sono dei professori di economia come qualcuno ci vuole far credere ma come sicuramente il suo governo non ha dimostrato di essere.

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