martedì 22 marzo 2011

Quando la coerenza diventa ossessione ...

Gli eventi di questi ultimi giorni dipingono un quadro mondiale drammatico su ogni livello: un terremoto straordinario in Giappone, uno tsunami devastante causato dal terremoto, un centrale nucleare che libera radioattivita' a livello mondiale, la rivoluzione delle genti del Nord Africa contro i regimi dittatoriali, un'esodo quasi biblico da parte delle popolazioni che fuggono da quelle terre, una guerra scatenata per abbattere un regime con il quale fino ad ieri il mondo intero faceva affari. Il tutto nel mezzo di una crisi economica che ha messo in ginocchio aziende di ogni parte del mondo, ha portato disoccupazione, ha aumentato le differenze fra ceti sociali. Tutte materie e problemi che richiederebbero da parte di un governo democratico un impegno costante e continuo per affrontare un'emergenza che ormai e' planetaria e che rischia di travolgere le vite di milioni di persone. Ed allora analizziamo alcuni dei comportamenti del nostro governo che in questi giorni ha messo in luce un'altra caratteristica della sua politica che era fino ad ora rimasta nascosta: l'incoerenza. In realtà come vedremo si tratta di un'incoerenza coerente perchè in mezzo a questo caos di eventi, l'obiettivo principe del governo e della maggioranza di centro destra viene perseguito in maniera ossessiva e si trova lo spazio per occuparsene anche durante questa emergenza. La prima manifestazione di incoerenza si è avuta nei confronti della Libia con la quale solo pochi mesi fa si era stipulato un trattato nel quale l'Italia si impegnava a non fornire le sue basi militari per attacchi portati alla Libia stessa. Sembrava un articolo folcloristico ed invece nel giro di poco tempo l'Italia volta faccia e non solo rende disponibili la proprie basi per le forze militari della coalizione che attaccano la Libia ma addirittura partecipa attivamente a queste azioni di guerra. Berlusconi si prende addirittura gioco di Gheddafi dichiarandosi dispiaciuto per quello che sta accadendo nel suo paese per poi allo stesso tempo essere uno degli artefici di ciò che accade in Libia. Stesso voltafaccia per quanto riguarda la politica energetica ed in particolare il nucleare. All'indomani dell'incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, il governo si è subito affrettato a dichiarare la prosecuzione del rispolverato programma per la costruzione di centrali nucleari delle quali l'Italia non potrebbe fare a meno. Dopo alcuni giorni durante i quali l'incidente in Giappone appare gravissimo ed incontrollabile (la nube radioattiva arriverà in Italia fra due giorni), ecco la marcia indietro del governo che si prende una pausa di riflessione per un anno. Una pausa non dovuta ad un vero e proprio ripensamento ma piuttosto ad un mero calocolo elettorale, come dichiarato dal ministro dell'ambiente. Nel bel mezzo di questo caos, il governo mantiene una linea coerente solo in materia di giustizia. Qualche giorno fa si è strombazzata la famosa riforma epocale della giustizia ma il primo provvedimento concreto che si sta adottando e approvando riguarda ancora una volta Silvio Berlusconi. In commissione giustizia è stato approvato un emendamento che accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati e naturalmente la norma avrà valore anche per quei processi ancora non giunti al primo grado di giudizio. Guarda caso che Berlusconi è coinvolto in quattro processi e lo stesso Berlusconi è ancora incensurato, onde per cui con questo piccolo emendamento il Presidente del Consiglio si salverà da tutti i processi. Una specie di processo breve mascherato ma perfettamente in linea con la politica in materia di giustizia da 17 anni a questa parte. Chissa' se prima o poi le forze della Nato interverranno anche in Italia per mettere in galera l'Indagato del Consiglio.

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