mercoledì 9 marzo 2011

Con Berlusconi nessuna riforma ... un assioma incontrovertibile

Se un alieno arrivasse sulla terra e dopo aver visitato vari paesi si ritrovasse ad osservare l'Italia a mio parere ne uscirebbe pazzo e sarebbe vittima di gravi turbe psicofisiche tali da richiedere il ricovero in un manicomio. Si perche' il nostro paese e' sicuramente fuori da qualsiasi schema o da qualsiasi regola che un osservatore esterno potrebbe dedurre osservano il comportamento del gener umano. In quale altro paese del mondo infatti un imputato, un plurindagato, un condannato (assolto solo per prescrizione del reato), insomma un mezzo delinquente avrebbe titolo a riformare la giustizia, quel potere di una democrazia cioe' deputato al suo stesso giudizio. Sinceramente cerdo in nessuna parte del pianeta ma nemmeno dell'universo. In Italia invece accade esattamente il contrario: piu' il capo del governo ha problemi con la giustizia e piu' sembra avere titolo per riformare la giustizia. Ma come tale riforma possa essere serena, sincera ed effettivamente rispondente alle esigenze del paese in tale materia e' tutto da dimostrare. Per fortuna dopo aver tentato la strada di leggi esclusivamente a proprio uso e consumo ma per questo chiaramente anticostituzionali, ora l'Indagato alza il tiro e tenta l'ultima risorsa, quella della riforma costituzionale. Una strada piu' lunga, sicuramente piu' pericolsa qualcora andasse in porto, ma allo stesso tempo piu' facile da contrastare e rimandare al mittente con i dovuti interessi (magari rappresentati da qualche condanna nei vari processi in corso a suo carico). Non ci vorra' molto anche se in Italia, visto il degrado della politica nel suo complesso senza distinzione di ruoli, questa riforma potrebbe anche passare. Per bloccarla sara' sufficiente che Pd e Idv mettano a punto un minimo di opposizione che possa definirsi tale e tutto il castello di carta messo in piedi dal ministro dell'ingiustizia e dall'avvocato del diavolo nonche' MaVaLa', sara' prontamente distrutto pezzo per pezzo. La riforma, proprio perche' di tipo costituzionale, avra' tempi lugnhi e soprattutto necessita per essere approvata di una maggioranza qualificata, senza Pd ed Idv questa maggioranza non ci sara'. In questo caso allora la riforma una volta approvata dovra' essere sottoposta al vaglio del referendum ed in quel caso sara' il popolo ad avere il pallino in mano. Il risultato piu' probabile sara' allora lo stesso del referendum della precedente legislatura guidata dal centro destra e tutto tornera' nei giusti ranghi. Si sara' solo fatto perdere del tempo al parlamento che dovrebbe occuparsi in questo periodo di problemi piu' seri come la crisi economica ed internazionale che continuano a provocare emorragie incontrollate nelle finanze dei cittadini comuni. Le recenti rivolte nel Nord Africa hanno portato il petrolio a quotazioni record, ma, come sempre accade in Italia, le speculazioni sui carburanti sono il vero record, speculazioni che hanno portato i prezzi di gasolio e benzina a livelli mai raggiunti in maniera ingiustificata. Ed il governo che fa ? Solita musica si occupa delle modalita' per bloccare l'attivita' della giustizia contro le malefatte di Berlusconi. Siamo o no un paese fuori dalla storia mondiale ed universale ?

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