sabato 12 settembre 2009

Il giorno in cui il terrorismo sottomise il mondo intero

Sono trascorsi ormai 8 anni da quel tragico giorno in cui il terrorismo islamico mise in atto il più grande attentato della storia: l'attacco alle torri gemelle di New York. I simboli della più grande e potente nazione del mondo occidentale distrutti in pochi minuti con oltre 2600 vittime, un dramma che ha visto il suo completamente negli anni successivi. Oggi ad 8 anni di distanza è innegabile che il terrorismo quel giorno ha ottenuto una vittoria non indifferente, sicuramente non ha vinto la guerra, ma il mondo occidentale non ha ancora saputo riprendersi dopo quel terribile attentato. Dopo l'11 settembre 2001 il mondo occidentale ha invaso due paesi, l'Afghanistan e l'Iraq, dando vita a due moderni Vietnam, con la scusa di annientare i terroristi di Al Qaeda. Dopo 7 anni di guerra, di cui non si vede la fine, il leader di Al Qaeda, Bil Laden, continua ad agire indisturbato dopo aver spostato le sue attenzioni porprio sui paesi invasi dalle truppe della Nato. Contemporaneamente in questi anni tutti i paesi che stanno partecipando alla guerra, hanno di fatto limitato di molto la libertà di movimento dei propri cittadini in nome della sicurezza e della lotta continua al terrorismo. Siamo arrivati in molte nazioni ad una vera e propria schedatura dei cittadini con la rilevazione delle impronte digitali per non parlare dei controlli paranoici negli aereoporti o in ogni occasione di manifestazioni di una certa rilevanza. La guera scatenata, e tuttora in corso, è costata centinaia di migliaia di vittime innocenti con il risultato che il terrorismo non è stato sconfitto e che l'acredine del mondo islamico verso il mondo occidentale e' notevolmente aumentata. Contemporaneamente nessun passo in avanti è stato fatto per rimuovere effettivamente le barriere fra questi due mondi, ne' dalla politica, ne' dalla religione, nè tanto meno dalla società in generale. Per il momento insomma mentre il mondo islamico ha avuto le maggiori perdite in termini di vite umane, il mondo occidentale ha visto di fatto molto limitata la sua libertà di azione e quindi a conti fatti è stato quello che ha patito le maggiori consequenze di quello scellerato attentato del 11 settembre. Quel che più preoccupa è che non si vedono spiragli che possano lascia pensare ad un cambiamento di rotta verso una società veramente multirazziale e solidale.

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