sabato 19 settembre 2009

Governo: piu' sono piccoli e piu' sono stronzi

Era facile prevedere cosa sarebbe accaduto in questo paese in seguito all'azione di questo governo ma gli episodi a cui ormai si assiste ogni giorno non sono esclusivamente la diretta consequenza di leggi o decreti. Quando un presidente del consiglio chiama criminali o farabutti i giornalisti, quando consiglia i giovani di non leggere i giornali ma di guardare la televisione, quando un suo ministro inneggia alla creazione di uno stato indipendente ed offende i simboli della nazione (bandiera, inno, tradizioni, ecc.) e quando infine un ministro afferma che l'opposizione e cioe' la sinistra deve andare a morire ammazzata, non e' piu' un problema di leggi e di strategia politica, ma diventa un fatto di costume ed una istigazione allo scontro fisico contro tutti coloro che la pensano diversamente da questa maggioranza. Sono anni ormai, da quando praticamente e' entrato in politica Silvio Berlusconi, che lentamente nel paese si e' persa la capacita' di fare politica, la capacita' del confronro e del dibattito, la capacita' di arrivare anche allo scontro politico ma sempre condotto nel rispetto dell'avversario e delle sue idee. Berlusconi ha subito messo in campo la strategia dell'offesa, dello scontro fisico, della politica del "o con me o contro di me" anche e soprattutto per mancanza di un ideale politico e di un disegno ideologico da portare avanti. Dal canto suo la sinistra e l'opposizione in generale, non ha saputo contrapporre il suo disegno politico ed anzi si e' attestata sullo stesso piano del cavaliere, diventando corresponsabile del clima che si sta vivendo nel paese.
Ecco allora che arrivano le ronde nere diretta consequenza di quello scellerato decreto sulla sicurezza che, con la scusa della incapacita' delle forze di polizia di arginare la criminalita' (anche grazie ai profondi tagli apportati di bilanci da parte del governo stesso), affida ai cittadini a vigilanza nelle citta', riportando il paese indietro di oltre 50 anni ed in pieno regime fascista. Ecco allora un altro gesto di omofobia contro un locale gay di Roma, diretta consequenza del razzismo strisciante della Lega e di certe frange del Pdl che hanno dato vita ad un delle peggiori leggi di questo paese da quando e' tornata la democrazia, quella legge che ha instaurato il reato di clandestinita'. Tutti episodi che sono certificati dall'azione di questo governo sia in materia legislativa sia in materia di comportamento dei suoi rappresentanti.
Le dichiarazioni di oggi del ministro Brunetta sono qualcosa di veramente osceno,ipugnante, e inaccetabili, non solo per la loro pesantezza e recrudescenza, ma anche per il momento in cui sono state pronunciate. Ieri si chiedeva a tutti gli schieramenti politici il silenzio e lo spegnimento delle polemiche per rispetto dei soldati italiani morti in Afghanistan, ed oggi ecco un ministro ripungnante che augura a tutti i suoi avversari politici di morire ammazzati. Una gravissima istigazione alla violenza da parte di un personaggio che ha fatto della violenza la bandiera della sua azione politica. Il primo provvedimento di questo super nano (chiamarlo uomo mi sembra un'offesa per tutta la specie) e' stato un atto di violenza contro chi soffre andando a togliere soldi ai lavoratori pubblici che si assentano per malattia. Da un essere del genere non ci si possono certo aspettare discorsi di alto contenuto politico e verrebbe la voglia di rinviare al mittente la minaccia rivolta ai suoi avversari politici. Ma la morte ammazzata per lui sarebbe quasi un premio ....

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