sabato 21 febbraio 2009

La rete fa paura al presidente del Milan


Uno dei mali della politica italiana è quello di portare in parlamento personaggi che niente hanno a che fare con la politica e poi assegnarli compiti di predisporre legge su argomenti totalmente a loro sconosciuti. E' una delle conseguenze di tangentopoli e della scesa in campo di Berlusconi, anche se il primo esperimento lo condussero i radicali portando in parlamento cicciolina. Il problema è che questi personaggi rischiano di fare danni alla società ed al paese con le loro iniziative. Oggi è il turno di Gabriella Carlucci che dalle file del PDL ha steso una proposta di legge per "la tutela della legalità nella rete Internet". Leggiamo l'articolo 2 della proposta di legge che mette in evidenza l'ignoranza, ma non poteva essere altrimenti trattandosi di una persona che svolge tutt'altro mestiere, della Carlucci in materia ma che soprattutto esplicita ancora una volta le intenzioni repressive e di regime del padre padrone del Partito delle Libertà, il presidente del Milan.

  1. E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima
  2. I sogggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato,
  3. Per quanto riguardai reati dì diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l'applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti.
  4. In relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni.
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La ragazza ingora totalmente il funzionamento della rete e dei vari servizi come blog, social network o forum, tanto che se passasse una legge simile intanto si obbligherebbe qualunque sito che prevede la registrazione dei propri utenti a richiedere per esempio un documento di identità prima di consentire la registrazione stessa. Stessa cosa per esempio accaddrebbe per i blog per i quali, prima di consentire la pubblicazione di un commento, sarebbe necessario identificare il commentatore perchè altrimenti il proprietario del blog stesso ci andrebbe di mezzo di fronte alla legge. Per non parlare dei vari provider che consentono di avere un indirizzo di posta elettronica e che dovrebbero anche loro identificare preventivamente tutti i loro utenti. Insomma sarebbe la fine della rete e di tanti colossi come Google, Yahoo, Microsoft con il suo Windows Live e via dicendo. Il tutto aggravato dalla norma demenziale che equipara tutto ciò che viene pubblicato in rete alla Stampa Ufficiale.
Questo per quanto riguarda gli aspetti tecnici della proposta, ma è chiaro che gli intendimenti sono di altra natura. E' indubbio che la rete disturba il potere. Disturba il fatto che chiunque possa aprirsi una spazio e pubblicare le sue critiche, i suoi punti di vista ma soprattutto disturba che per esempio i blog possano diventare una fonte di informazione "non ufficiale e fuori controllo della politica". Ormai gli organi di informazione ufficiale, televisione e giornali, sono in mano al potere politico ed il loro punto di vista, la loro informazione è comunque filtrata da editori e direttori. Intenet con i blog, i social network, i forum sfugge a questo controllo e il potere non era preparato a questa rivoluzione culturale. Ecco i goffi tentativi di mettere sotto controllo anche la rete. Da un certo punto di vista è positivo che ad occuparsi di questi problemi siano personaggi incompetenti come la Carlucci in quanto i provvedimenti che riescono ad elaborare tali personaggi sono tecnicamente inattendibili e difficilmente realizzabili (per esempio la Carlucci ha per caso pensato che posso registrarmi su una piattaforma come Wordpress e quindi non italiana e continuare a pubblicare ciò che voglio senza sottostare alle leggi di questo governo con aspirazioni dittatoriali e fasciste ? O si pensa di isolare l'Italia dal resto del mondo ?). Rimane comunque il fatto che se un provvedimento del genere diventasse una legge dello stato i rischi per il blocco della rete sono elevati e costituirebbe un altro passo verso quel regime tanto agognato dal cavaliere.

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