venerdì 27 febbraio 2009

Berlusconi uccide si la democrazia ma con la complicità del PD e dei Sindacati

Le dichiarazioni del segretario della CGIL, il sindacato più a sinistra delle tre sigle principali, dopo il via alla proposta di modifica del diritto di sciopero con l'introduzione dello sciopero virtuale, sono a dir poco allucinanti "Temo svolte autoritarie" .. e ancora .. "È un'idea vecchia di quindici anni (lo sciopero virtuale). Penso che in alcuni casi limitatissimi sia una soluzione perseguibile ma non può sostituire le altre modalità di sciopero".
Allora se il paese sta andando nella direzione attuale certamente ce lo sta portando il governo ed il presidente del Milan, ma di certo la strada gli viene spianata da tutti, sindacati compresi e soprattutto quella parte del sindacato che dovrebbe appunto essere più vicina ai bisogni dei lavoratori. Ma d'altra parte che cosa ci si può aspettare da un segretario della CGIL che sembra un lord inglese sei nei modi che nell'aspetto esteriore.
Epifani sveglia ... ma quali svolte autoritarie temi ? Che cosa ci vuole per farti capire che in questo paese il regime si è gia insediato ? Devono arrivare i carri armati a proibirti anche di uscire di casa o fare interviste ai giornali ? Oggi lo sciopero virtuale, domani via lo sciopero ed anche il diritto di parola. Una soluzione perseguibile ? Ed il sindacato sarebbe disposto a indire uno sciopero virtuale dove i lavoratori sono costretti ad andare al lavoro e comunque non sono retribuiti ? Ma credo che Epifani debba andarsi a rileggere qualche testo dove si parla di sciopero e di forme di lotta. Lo sciopero è uno strumento di lotta dei lavoratori per far valere i propri diritti e che dovrebbe prima di tutto causare disagi ai propri datori di lavori e non hai lavoratori stessi.
In questo paese alla fine dei conti, il presidente del Milan circondato da ex fascisti neri e dai nuovi fascisti verdi nfa altro che portare avanti la sua linea per instaurare un regime in cui nessuno più possa protestare o contestare il suo operato. Non è una novita avevamo avuto per altre due legislatore questo faccenderie alla guida del paese e sapevamo esattamente quali erano i suoi intenti. Qui chi viene a mancare è un'opposizione seria e dura, grazie da una parte allo sfascio causato da Veltroni con il suo Partito Democratico e proseguito ora da Franceschini, e dall'altra dal sindacato che ha iniziato a dividersi sulla base delle tendenze politiche. Ma se ora anche la CGIL non ha il coraggio di respingere senza possibilità di confronto il tentativo di abolire lo sciopero e anzi ritiene che in alcuni casi questa limitazione sia giusta, allora non è solo Berlusconi che ci porterà alla rovina ma sono anche tutte quelle componenti che avrebbero dovuto contrastarlo.

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