sabato 14 febbraio 2009

Il padrino Berlusconi .... aiuta il picciotto Mastella

Tutti i nodi vengono al pettine oppure il tempo ci dirà come stanno le cose ... insomma prima o poi le tresche, i tradimenti, i complotti vengono alla luce del sole. Sebbene nella caduat del governo Prodi abbia avuto un ruolo determinante la nascita del partito democratico e soprattuto il suo leader Walter Veltroni, non si può nascondere che Mastella abbia recitato una parte da protagonista e non certo da comprimario come intende far credere. D'altra parte questa strada era stata tracciata da Prodi stesso quando assegnò il ministero della Giustizia al Mastellone piuttosto che al suo pretendente naturale l'ex magistrato Di Pietro. Le dimissioni di Mastella, che costituirono la classica goccia che fece traboccare il vaso e portarono alla caduta del governo Prodi, a qualcuno sembrarono ispirate dal Presidente del Milan. Smentite da ogni parte naturalmente ma oggi tutto sembra più chiaro. Mastella non partecipò alle elezioni politiche del 2008 ma oggi eccolo annunciare la sua candidatura per le europee e indovinate per chi correrà ? Ma naturalmente per il Pdl del cavaliere !!! Ecco chiuso il cerchio ed ecco che i conti tornano tutti. Mastella sembrava un poltico bruciato dopo la nascita del PD e dopo le dimissioni scaturite da un avviso di garanzia poi svanito come una bolla di sapone. Dimissioni che apparvero piuttosto strane in quanto rilasciate da un uomo politico dalla radici democristiane, cioè da quel partito che aveva fatto dell'attaccamento alla poltrona un ideale irrinunciabile. Mastella invece non ci pensò due volte da una parte per sganciarsi da un'allenza scomoda, dall'alltra per non contradirre, da bravo picciotto,il suo padrino: il presidente del Milan. E da buon padrino il cavaliere non si è dimenticato del favore resogli dal picciotto Mastella: ecco allora che il buo Mastella viene ripescato ed inserito in un accordo con il Pdl per portarlo di nuovo ad occupare una poltrona quella del parlamento europeo. Ecco questo è uno dei grandi mali della politica italian, non la frammentazione, non la nascita di tanti piccoli partiti, ma soprattutto il comportamento mafioso di certi politica che disinvoltamente passano da uno schieramento ad un altro fregandosene dei propri elettori. C'è una ciambella di salvataggio alle prossime europee: il voto di preferenza .... usiamolo.

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