venerdì 31 ottobre 2008

Il governo minaccia .. ma la protesta corre anche sul web


La gravità delle dichiarazioni del ministro Maroni "Denunce per chi occupa" non sta tanto nella minaccia, già pervenuta da Berlusconi qualche giorno fa se pur smentita, ma quanto nel fatto che tale dichiarazione arrivi dopo una giornata di protesta pacifica in cui studenti e insegnanti hanno mostrato tutta la loro serietà nel manifestare in maniera gioiosa. Il governo non riesce a mettere a tacere la protesta in maniera pacifica, perchè vorrebbe dire ritirare anzi in questo caso abrogare la legge appena approvata, ed allora ricorre alle maniere forti. Prima utilizzando le frange dell'estrema destra manovrate dai fascisti di La Russa che hanno provocato tafferugli a Piazza Navona per aprire la strada all'intervento della polizia, poi con le minacce del ministro dell'interno Maroni che intende denuciare chi occuperà scuole ed università. Il governo insomma mette in atto strumenti repressivi antichi ma per fortuna i tempi non sono più quelli del '68 e gli studenti stanno mettendo in atto forme di protesta alternative che non forzatamente devono passare attraverso l'occupazione. Prima fra tutte la lezione in piazza ed in mezzo alla strada, uno strumento nuovo che porta l'università a diretto contatto con la cittadinanza che in questo modo può rendersi conto dei problemi e dei danni che sta facendo questo governo.

Poi c'è il web altri strumento potente che consente agli studenti di far sentire la propria voce, le proprie iniziative, le manifestazioni di protesta senza dover per forza fare azioni dimostrative eclatanti che alla fine però sono sempre importanti ed efficienti. Sono sorti molti blog che parlano delle azioni di protesta e contrasto alla legge 133, una rete fitta attraverso la quale in ogni momento è possibile erstare informati sulle varie iniziative. Un fatto che forse Berlusconi e company sottovalutano pensando ancora che gli studenti siano manovrati da qualche partito di sinistra e indottrinati, ma non e' cosi'. I tempi sono cambiati gli strumenti per informarsi sono a disposizione di tutti e non c'e' bisogno di ascoltare l'analisi di un politico di una parte o dell'altra per venire a conoscenza del contenuto di legge e decreti, ma soprattutto ognuno puo' informarsio e farsi una propria idea. E' per questo che il movimento degli studenti fa paura e il governo ricorre alla forza ed alle minacce.
E poi andando a visitare questi blog si troveranno molti altri link.

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