venerdì 19 settembre 2008

Non solo Alitalia ... ed il nano fallisce


La vicenda Alitalia, oltre ai risvolti economici, ha messo in luce ancora una volta di più quanto questo governo sia lontano dai lavoratori, dai cittadini comuni, dal paese insomma e tenti a tutti i costi di difendere gli interessi di imprenditori, e nemmeno di tutti ma di quello di un certo livello, la categoria cioè da cui proviene il Presidente del Consiglio. Mentre in tutto il mondo la tremenda crisi finanziaria che ha bruciato centiania di milioni di euro, costringe tutti i governi ad impegnarsi a contrastare il crollo generale della finanza, nel nostro paese Berlusconi e ben tre dei suoi ministri (Trasporti, Lavoro e Attività Produttive) sono impegnati a salvare l'Alitalia ma non nell'interesse del paese, bensì soprattutto nell'interesse di Colannino e soci. Tutto il resto non conta. Si stravolgono addirrittura gli ordini del giorno di un consiglio dei ministri in cui per esempio si doveva parlare di un contratto di lavoro di una categoria di dipendenti pubblici che è senza contratto da 3 anni e che aspettano 100 euro al mese di aumento, ma niente il problema ora è l'Alitalia e Colannino che sta per perdere l'acquisizione di una compagnia area a prezzi di saldi. Non importa a questo governo e a questa maggioranza e nemmeno ai sindacati, che da questo processo siano stati tenuti fuori i lavoratori fino all'ultimo momento, fino ad una settimana fa quando è stato proposto loro un nuovo rapporto di lavoro capestro con la riduzione del 40% dello stipendio e l'aumento dell'orario di lavoro. Per carità, i lavoratori dell'Alitalia sono una categoria privilegiata rispetto al panorama italiano, ma certamente fare certe proposte significa non avere minimamente rispetto per chi lavora. Ed ora si addossano le colpe agli stessi lavoratori o, in maniera propagandistica da parte di Silvio Berlusconi, ai sindacati. Troppo comodo. Intendiamoci: le responsabilità per il probabile fallimento di Alitalia sono di tutti i governo degli ultimi 25 anni e quindi anche di Berlusconi che è al potere per la terza legislatura, ma la manovra per salvare questa compagnia, che avrebbe potuto già essere salvata da Air France in maniera più pulita, è stata veramente sporca e palesemente clientelare. Ora è facile accusare una parte piuttosto che un'altra e purtroppo l'abilità comunicativa del Presidente del Consiglio finisce per influenzare tutto il paese, ma ancora una volta, per chi ancora riesce a ragionare con la propria testa e non con quella delle televisioni, il cavaliere utilizza il paese e i suoi problemi per trarre vantaggi personali e per i suoi amici.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I sindacati hanno tirato la corda fino all'ultimo, rilanciando sul filo di lana, come avevano già fatto con Air France. La stessa tecnica kamikaze, la stessa aspirazione suicida. Lo stesso risultato: è scappata Air France, è scappata anche la cordata di Colaninno.Notizia di pochi minuti fa. “Lufthansa: non interessati, non è gestibile” La differenza è che ora non c'è più nulla da fare. Alitalia, dopo 61 anni di più o meno onorato servizio, chiude i battenti. È fallita. Uccisa. Morta ammazzata. Gli aerei resteranno a terra. I lavoratori a spasso. I resti dell'azienda diventeranno cibo per corvi, sono rimasta esterefatta sentendo l'esultanza di quei dipendenti Alitalia che gridavano felici di aver vinto: ma che cosa? Vorrei chiedere loro.Si rendono conto che cosa procurerà il NO di Epifani e dei Piloti? Non di Berlusconi, il NO è dei piloti e di Epifani. Spero solo che questi signori paghino di tasca propria Alitalia fa crac, piloti ed hostess ridono e batton le mani. Che strano: pensavo fosse un altro il crac che dà alla testa. Invece ha guardarli bene, sono proprio felici, sprizzano allegria da tutti i pori, c'è proprio da gioire, no? E per continuare la festa che facciamo? Chiudiamo anche due negozi? Tre imprese artigiane? Mandiamo sul lastrico qualche centinaio di operai? Ma sì, dai, sai le risate che ci si fa, con un paio di fallimenti. Del resto da giorni i furbetti dell'hangarino occupano strade e aeroporti mostrando corde e cappi è la Cai sarebbe il boia? e slogan tipo: “Meglio falliti che in mano ai banditi”. Banditi? Colaninno? Benetton? La Marcegaglia? Il meglio dell'imprenditoria italiana? Quelli che mettono mano al portafoglio e fanno una proposta, assumendosi il rischio in proprio? Davvero sono loro i banditi?
antas

antipolitico ha detto...

E' impressionante i danni cha ha fatto in questo paese Berlusconi soprattutto con le sue teleivisioni e l'ultimo commento a questo post ne e' la dimostrazione. Gli italiani guardano la tv, ascoltano il nano incantatore (perche' a Berlusconi non si può certo negare la sua enorme capacità di dire fandonie e di essere creduto) e dimenticano quello che e' accaduto il giorno prima. Questo perche' non leggono piu' i giornali o al piu' leggono solo quelli di una parte. La televisione e' questo. Si da la notizia ma e' la notizia del giorno e tutto quello che accaduto nei giorni nei mesi precedenti è già dimenticato. Come ho già detto il disastro Alitalia è dovuto a tutti i governi che si sono alternati negli ultimi 25 anni che, secondo il costume italiano, hanno gestito aziende come l'Alitalia in modo clientelare. Privilegi e assunzioni solo per favorire una categoria "molto forte" come quella dei piloti. Detto questo il fallimento di oggi è solo responsabilità di Berlsuconi e se i lavoratori stessi dell'Alitalia esultano, significa proprio che le condizioni che erano state prospettate loro erano al limite del decente. Comunque l'accordo con Air France non è saltato per colpa dei sindacati ma sempre a causa di Silvio: Air France si è ritirata il 22 Aprile dopo il successo del nano alle elezioni del 17 aprile e dopo che avava in campagna elettorale annunciato la cordata italiana. Quindi quali sindacati ? Berlusconi e basta. E poi da aprile siamo arrivati ad oggi perche' la cordata non esisteva e lui ha convinto i vari imprenditori con una legge apposita che scaricava i debiti di Alitalia sullo stato e lasciava ai suoi amici solo la parte buona della mela (senza dimenticare i 300 milioni di euro che il precedente governo in fase di smobilitazione ha regalato sempre ad Alitalia). Insomma se si ascolta solo il nano .. allora facciamolo santo subito ma i fatti sono un'altra cosa. Mi sono dilungato anche se non ne valeva la pena perche' chi pensa davvero che i vari Colannino, Benetton, Marcegaglia siano la salvezza del nostro paese .. quelli che mettono mano al portafoglio .. gia' tirando fuori soldi che grondano sangue e sudore dei lavoratori italiani. Questi personaggi sono gli stessi che con la complicita' di Berlusconi si salveranno dal distrato economico finanziario mondiale a spese di chi lavora. Che squallore e che desolazione leggere queste parole da chi ha vissuto neglianni 60-70, l'Italia non ha speranza ... ma non a causa di Berlusconi ma a per colpa degli italiani che si sono fatti fare il lavaggio del cervello dalle sue televisioni.

Anonimo ha detto...

Intervengo 'a margine' della discussione.
Non è strano che proprio il giorno che il nano subisce la prima vera sbugiardata pubblica (c'è anche quella dei miracoli dei rifiuti ma quella è un'altra storia), il suo amico 'così dice' Bush interviene massicciamente con aiuti governativi per evitare il fallimento di grandi imprese americane?

Riguardo alla polemica di chi è la colpa non sono in grado di entrare nel merito: non conosco i fatti veri..quindi mi astengo.
Però vorrei solo evidenziare che nemmeno il governo e il nano in primis sapeva nulla: sbaglio o già a febbraio aveva annunciato una cordata italiana dei miracoli? Sbaglio o aveva detto: ci penso io?
Onnipotenza delirante: ha fatto i conti senza l'oste.
Anche Napoleone è caduto.

Ciao antipolitico, a presto