lunedì 15 settembre 2008

Il vero disegno del governo in termini di scuola


E' iniziata la scuola e in tutta Italia le proteste contro i provvedimenti della Gelmini non si sono fatti attendere. Brusche le reazioni della ministra che accusa gli insegnati di portare la politica nella scuola e di usare i ragazzi per i loro scopi sempre politici. E perchè lei chi ha usato se non i nostri ragazzi per assurgere agli onori della politica e aiutare Berlusconi nel reperimento dei fondi necessari per eliminare l'ICI e salvare l'Alitalia ? Ma non sono solo questi i motivi dell'assalto alla scuola e all'istruzione portato da questo governo fin dai primi giorni del suo insediamento. Nella migliore tradizione di destra e fascista la cultura fa paura, un popolo debitamente istruito è una minaccia per chi vuole esercitare il potere in maniera autoritaria come il caro Berlusconi ha sempre sognato in cuor suo. Il suo disegno è quello di rimanere al potere non solo fino alla fine della legislatura ma possibilmente anche dopo magari nelle vesti di Presidente della Repubblica .. con super poteri naturalmente rispetto agli attuali previsti dalla nostra Costituzione. Ed allora il cavaliere ha subito dato un segnale ai nostri ragazzi con la nomina di ministri come la Carfagna: studiare non serve, basta sculettare, mostrare qualche tetta, fare qualche prestazione gratuita per diventare un ministro della repubblica italiana. La lotta alla scuola fa parte di un disegno poi più ambizioso che è quello di scardinare il sindacato in ogni settore della vita sociale del nostro paese e gli insegnanti si sa sono una categoria fortemente sindacalizzata. Altro segnale delle reali intenzioni del nostro governo sono i riferimenti che di solito si fanno a modelli di paesi "amici" come per esempio gli Stati Uniti. Quando c'è da convincere gli italiani che un provvedimento è corretto o giusto si dice sempre di guardare agli Stati Uniti, in questo caso invece manca ogni riferimento perchè nella campagna elettorale americana i due contendenti fanno a gara a chi farà più interventi nella scuola, gli americani avranno molti difetti ma sanno benissimo che per primeggiare e per diventare un grande paese si deve partire da lì, dalla scuola. Da noi invece come sempre la scuola viene vista come una fonte di spesa e non come un investimento e quindi si arriva a tagliare fondi anche in questo settore per finanziare l'ICI e per finanziare aziende che dovrebbero fallire come l'Alitalia. Una visione totalmente opposta ma che naturalmente non viene minimamente citata.

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