lunedì 8 settembre 2008

Maggioranza e opposizione una manica di sbandati


Governare in Italia è sempre un'impresa difficile sia per le caratteristiche del popolo italiano, dove ogni categoria guarda prima di tutto ai propri interessi, sia per la litigiosità dei governanti di turno. Nonostante gli sforzi sia a destra che a sinistra di unificare, di dare vita a partiti unici, l'eterogenità dei nostri partiti ed all'interno dello stesso partito degli uomini che lo compongono è tale che assistiamo ogni giorno a scontri continui. L'opposizione nel PD non trova pace e non riesce a far convivere l'anima democristiana, confluita dalla Margherità, con quella socialista (comunista non mi sembra più un termine adeguato per gli ex DS), confluita dai DS. E così si assiste continuamente a scontri interni piuttosto che ad un'azione di opposizione organica e compatta. Nell'area del centro sinistra le cose non vanno meglio e sono aggravate dal fatto che Pdl, Lega e An governano il paese con i loro uomini. Non passa giorno che un ministro faccia una proposta e che subito venga smentito di volta in volta da La Russa, Bossi o Berlusconi a seconda da dove viene la proposta. Gli esempi recenti sono sotto gli occhi di tutti. Calderoli (Lega) prepara la bozza sul federalismo e la illustra introducendo, fra i cardini principali della riforma federalista, la possibilità per i comuni di reintrodurre tasse sulla prima casa. Subito dopo viene smentito dai suoi compagni di governo di Forza Italia, Berlusconi in testa, e di An, guidati da La Russa. Fini propone di esetendere il voto delle amministrativi agli immigrati e immediatamente viene smentito da Forza Italia, sempre Berlusconi padre e padrone di questa formazione politica, da Bossi, padre della Lega. Il ministro Alfano rimette in pista una sorta di indulto "elettronico" e subito arriva la frenata da parte della Lega per bocca di Maroni. E' di pochi minuti fa l'intervento di Bossi sulla scuola e sulla ministra Gelmini a proposito dell'insegnante unico. Bossi bolla di incompetenza il ministro dichiarando che il maestro unico sarà la rovina dei nostri scolari. I cittadini italiani sembrano insensibili a queste manifestazioni di pressappochismo e superficialità di cui si è reso conto anche il Papa. Il Santo Padre ha dichiarato che servono politici e rigorosi e se non avesse aggiunto l'aggettivo cattolici come si sarebbe potuto dargli torto. Qualche giorno fa ho scritto che il nostro paese è allo sbando, ma con questa classe politica c'è da meravigliarsi che ancora sia un paese che sta in mezzo ai grandi paesi più industrializzati .. per quanto ancora ... ?

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