giovedì 11 settembre 2008

L'ipocrisia di chi ci governa: oggi tocca alla Carfagna


Ogni intervento ed ogni provevdimento di questo governo è una lezione di ipocrisia e un salto indietro per il nostro paese. Questi cinque anni di governo Berlusconi saranno i più oscuri per il nostro paese e lo riporteranno fuori dalla storia e dal tempo. Oggi tocca alla Ministra Carfagna dare lezioni di ipocrisia. Illustra il suo decreto contro la prostituzione e dichiara: "Come donna mi fa orrore questo fenomeno e non comprendo chi vende il proprio corpo per trarne profitto" Semplicemente allucinante non certo la per la dichiarazione che può essere condivisibile, ma per la persona che la pronunciata cioè colei che con il proprio corpo, anzi con la vendita del proprio corpo per calendari, con la vendita delle proprie tette e del proprio culo, ha fatto la propria fortuna. Ma ora basta, dice la Carfagna, questo non si può più permettere nel nostro paese (hai visto mai che qualcuna più bona di lei le frega la sedia da sotto il sedere). Ed allora dopo la proibizione delle case chiuse del 1958 da parte della Merlini, ora arriva la criminalizzazione della prostituzione da parte della Carfagna, una che appunto ha fatto fortuna prostituendosi. Il mestiere più antico del mondo diventa così un crimine, unico paese "democratico" (per quanto ancora l'Italia potrà fregiarsi di questo titolo), ad adottare un provvedimento del genere. In tutti i paesi europei e civili si lotta contro lo sfruttamento certo, si sono creati spazi appositi per togliere la prostituzione dalle strade, si controlla che tutto possa avvenire salvaguardando i diritti di tutti e la sicurezza di tutti, di coloro che liberamente vogliono vendere il proprio corpo e coloro che liberamente vanno con queste persone, donne o uomini che siano. In Italia no si passa alla criminalizzazione, si proibisce, si vieta ... e poi nei salotti bene ci si prostituisce in cambio di poltrone ministeriali. Questa è la politica di questo governo: per risolvere un problema (in questo caso lo sfruttamento minorile, lo sfruttamento delle donne extracomunitarie costrette a prostituirsi, e lo spettacolo incivile della prostituzione per le strade) non si va a colpire le cause del problema stesso ma si spara nel mucchio colpendo tutti (Brunetta docet). Se una donna coscientemente vuole vendere il suo corpo e le sue prestazione ed un uomo liberamente la pag, dove sta il problema se il tutto avvenisse in luoghi sicuri, controllati e protetti ?

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