giovedì 27 agosto 2020

Rappresentanza: torniamo ai tempi del fascismo

 




Discutere di una riforma costituzionale e limitarci a dei semplici numeri è già di per sé svilente per la riforma stessa e un indicatore della inadeguatezza di coloro che hanno proposto e approvato una simile riforma. Se si vede parlare di numero di parlamentari per ridurli solo di 345 e non per esempio della metà e di due terzi ? Dove sta la logica di una simile riduzione numerica ? Da nessuna parte non c'è logica ed allora non resta per esempio che ricordare la storia. Per esempio il numero dei deputati dal 1919 ad oggi è andato sempre crescendo (allora erano 518) salvo che nel periodo del regime fascista durante il quale il numero venne ridotto a .... 400 ... si proprio 400 lo stesso numero proposto dalla attuale riforma. Non è strano ? Una casualità ? Come diceva Andreotti a pensare male solitamente ci si prende. Alla caduta del regime fascista la Costituzione prevede un numero di parlamentari non fisso ma variabile in funzione della popolazione: 1 deputato ogni 80mila abitanti, 1 senatore ogni 200mila abitanti. Poi nel 1963 il numero di deputati e senatori venne congelato agli attuali 630 deputati e 315 senatori più i senatori a vita e gli ex Presidenti della Repubblica. Oggi quel rapporto è più o meno lo stesso previsto prima del 1963: 1 deputato ogni 92mila abitanti e 1 senatore ogni 192mila abitanti. I sostenitori del SI si arrampicano sugli specchi (e non potrebbe essere diversamente ragionando solo di numeri così aridi) a dimostrare che siamo il paese europeo con la più alta rappresentanza, non è proprio così anche se il confronto con altri paesi è complicato a causa dei sistemi istituzionali diversi. Comunque in teoria ci sono paesi con meno rappresentatività (Francia, Germania, Inghilterra) e paesi con più rappresentatività (Danimarca, Finlandia, Svezia, Belgio, Portogallo, Grecia, Polonia). Bene con questa riforma l'Italia passerebbe in un solo colpo all'ultimo posto in Europa come numero di parlamentari rispetto alla popolazione. Altro che allinearsi all'Europa come dice il Movimento 5 Stelle. Ed ecco perché allora, ragionando solo con questi numeri, si potrebbe ridurre ulteriormente il numero senza fermarci a 345 e risparmiare ancora di più magari arrivando ad e caffè all'anno per ogni cittadino. Chi ha stabilito che 345 sia il numero giusto piuttosto che 500 o 600 o magari lasciare un rappresentante per ogni partito ? Insomma se le ragioni sono un parlamento meno costoso, con meno parlamentari fannulloni, con meno parlamentari corrotti, non fermiamoci a tagliarne 345 ma andiamo ben oltre. In questo modo si otterrebbe almeno un effetto positivo: non rimanere ancorati a quel numero di 400 deputati alla Camera che ci porta nell'epoca più buia del nostro paese quella fascista. Ma forse qualcuno ha proprio preso spunto da quel momento storico visto che si sostiene che Mussolini fece anche cose buone.

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