domenica 23 agosto 2020

Covid-19: Tre mesi buttati al vento

 


Sono stati sufficienti nemmeno due mesi per gettare alle ortiche tre mesi di sacrifici, di cui due di chiusura totale, e per riprendere a veleggiare al ritmo di 1000 contagi al giorno (fino ad oggi). Sono i risultati degli ottimisti ad ogni costo, compresi quegli addetti ai lavori che avrebbero dovuto predicare prudenza e non spargere rassicurazioni fasulle, e di quella parte della politica che con il suo esempio invita a comportamenti scellerati. Certamente non siamo ancora ai problemi sanitari di marzo e aprile con ricoveri e decessi per il momento contenuti, ma il virus che sarebbe scomparso con l'estate o il virus clinicamente morto sono eventi rimasti nella testa bacata di alcuni virologi più avvezzi a scrivere post sui social che scrivere articoli scientifici. Se a questo comportamento poco professionale ci aggiungiamo i disastri della politica pronta, soprattutto con quei criminali politici del centro destra, a polemizzare su tutto ed a dare cattivi esempi, il gioco è fatto. Da metà luglio frotte di giovanotti senza testa a fare baldoria al grido "Qui Covid non ce n'è", masse ululanti di persone senza testa pronte ad acclamare il gaglioffo verde impegnato a fare selfie e abbracciare e baciare chiunque gli capitasse a tiro, post e articoli compiacenti per dimostrare che il peggio era passato, ci stanno portando lentamente ad una nuova ed inesorabile emergenza. Un'emergenza causata soprattutto da comportamenti scellerati e quindi causata solo da noi stessi. Altro che migranti che portano il virus, i nuovi contagi sono il risultato di vacanze come se non ci fosse un domani, serata in discoteca (tardivamente chiuse dal governo) tutti ammucchiati a sputacchiarsi l'uno sull'altro, movide con giovani tutti ammassati a sbevucchiare e trasmettersi il quelCovidchenonc'è. Ed ora sarà a rischio la riapertura delle scuole, altra polemica infinita, con il governo che assicura che la scuola riapre, con l'opposizione che fa polemiche inutili lanciando bufale a ripetizione (il plexigras che non ci sarà, i bambini rinchiusi e sottratti alle famiglie in caso di positività, i banchi con le rotelle che non ci saranno) in un caos generalizzato dove in realtà nessuno sa esattamente cosa potrà accadere il 14 settembre. Se si marcia a questi ritmi e si arriva a settembre con 4-6mila contagi al giorno davvero ve la sentireste di mandare i vostri figli a scuola ? Insomma in questa confusione totale, non dimentichiamo le regioni che ci mettono del loro ad andare in ordine sparso e con o contro il governo a seconda del colore del governatore di turno, le poche voci equilibrate, tipo il virologo Crisanti o il presidente del CSS Locatelli, sono sommerse da rumore di fondo inutile e dannoso. Ora dovremo aspettare la fine di agosto per vedere le conseguenze definitive della scelleratezza agostana e poi arriverà settembre con l'autunno, se non ci sarà un cambio di rotta nei comportamenti (che per il momento non si vede), l'ottimismo probabilmente andrà a farsi friggere. 

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