venerdì 14 agosto 2020

Da "Parlateci di Bibbiano" al "Parlateci di Birbonus"

 

In pochi mesi dal "presunto scandalo politico" di Bibbiano, usato vergognosamente dalla destra, per screditare un partito politico, siamo passati non ad uno scandalo ma ad un vicenda criminale e squallida nella quale parlamentari e amministratori locali hanno approfittato dell'emergenza Covid per accaparrarsi i 600 euro del bonus previsto dal governo per le persone in difficoltà. In questo caso però nessuno può sfruttare la vicenda per fini di sciacallaggio politico o meglio nessuno potrebbe in quanto lo scenario è trasversale e colpisce tutti i partiti. La parte più squallida della vicenda però sono da una parte le giustificazioni portate da coloro che hanno approfittato di questa situazione e dall'altra il comportamento che una parte della politica e dei cittadini tendono ad avere per giustificare il comportamento di questi squallidi personaggi. Tutto parte dal fatto che la legge "consentiva" di richiedere il bonus anche a chi non ne avesse bisogno. Questo naturalmente mette in luce un problema secolare della nostra classe politica: quella di non saper scrivere le leggi che nel migliore dei casi consentono delle scappatoie, ma nel peggiore (come è accaduto per la legge elettorale denominata Porcellum) costringono il paese a trascorrere anni nella illegalità ed in uno stato di incostituzionalità. Detto questo però nel caso specifico non esiste nessuna giustificazione morale, politica, sociale per un rappresentante delle istituzioni che percepisce migliaia di euro per approfittare di un buco della legge. Sarebbe un fatto spregevole per un cittadino qualsiasi ma per un parlamentare e/o un amministratore locale diventa un vero e proprie crimine se pur legalmente non perseguibile. D'altra parte che cosa ci si può aspettare da un paese nel quale i media tutti chiamano queste persone "furbetti" un termine che tende a sottolineare come la persona che in qualche modo frega lo stato ed il cittadino bisognoso sfruttando i buchi di una legge è un furbo mentre l'imbecille è il cittadino che le osserva scrupolosamente non cerca di utilizzare questi buchi a proprio uso e consumo. Gli stessi evasori fiscali, una delle vere piaghe del paese, quelli che impediscono all'Italia di crescere come potrebbe sono spesso indicati con il termine di furbi mentre il vero termine che li dovrebbe contraddistinguere è quello di criminali. Che dire poi degli aspetti morali di un parlamentare che, individuata una falla nella legge, ne approfitta, pur non avendone bisogno, piuttosto che lavorare, come dovrebbe per mettere riparo alla falla legislativa ? Ecco queste persone non dovrebbero essere "sospese" come furbamente stanno facendo alcuni partiti, ma semplicemente allontanati dalle istituzioni e dalla politica in maniera permanente, dalla politica stessa e, qualora questa non ne fosse in grado, direttamente dai cittadini. Ma la sospensione lascia intravedere ... il prossimo passo: fare andare questi esseri spregevoli nel dimenticatoio.


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