venerdì 25 aprile 2014

Renzi il nuovo Amato (non nel senso di amore) !


Siamo sempre alle solite non c'è scampo i soldi il governo li va a prendere dove si trovano più facilmente senza guardare in faccia nessuno. L'aumento del prelievo dal 20 al 26% sulle rendite finanziarie colpisce anche i conti correnti, quelli che ormai rendono molto poco ma che con questo altro piccolo salasso finiranno per essere una semplice rimessa. E questo aumento della pressione fiscale riguarderà naturalmente anche coloro che saranno i beneficiari della famosa elemosina degli 80 euro .... che alla fine dei conti si assotiglieranno ancora di più senza arrivare ad una certezza definitiva. Si perché si conosce bene l'importo di questa elargizione ma non si conosce il prelievo senza fine al quale saranno sottoposte le famiglie italiane. Ed il prelievo è sempre della stessa natura come i tagli alla spesa: si prende dove c'è la certezza di prendere non ha importanza se si prende anche e soprattutto al cittadino del ceto medio ormai tartassato oltre ogni limite. Il parallelo con Giuliano Amato ed il suo prelievo forzato deciso il venerdì e messo in atto subito il luneì mattina è forse un pò forzato ma la strategia è la stessa. Insomma il populismo di Renzi e la sua campagna elettorale è a carico del cittadino che nella migliore delle ipotesi fa la parte del giroconto con soldi che entrano da una parte ma escono subito da un'altra. Ma ormai siamo tutti annebbiati da un pregiudicato che dovrebbe stare in galera e invece va a soffiare il naso a qualche vecchietto per 4 ore alla settimana e se ne frega anche delle finte limitazioni imposte dai magistrati, da un comico che gioca a fare il politico sbraitando contro il mondo intero con l'unico obiettivo di fare cassa alla faccia dei beoti che vanno a leggere senza capire la sua bibbia, ed ora un giovanotto con un'ambizione senza limite che con 80 euro compra 10 milioni di persone prelevando denari a tutto il paese ma soprattutto mettendo in campo una guerra senza quartiere alla democrazia. Dopo 70 anni un altro 25 aprile sarebbe d'obbligo.

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