giovedì 3 aprile 2014

Dal finto carroarmato al pregiudicato al Quirinale ... un paese che sguazza nell'illegalità


L'episodio della sventata "secessione" da parte di uno sparuto gruppo di presunti terroristi è stato affrontato in vari modi dai media. Si va dallo sberleffo simboleggiato dal cingolato trasformato in carroarmato fai da te, alle analisi serie che fanno riferimento al blitz del 1997 sul campanile di San Marco. In reltà che ci siano delle persone che intendano protestare contro lo stati di cose che si è instaurato nel nostro paese, ci sta tutto ed è anche comprensibile che questa protesta possa venire incanalata sui binari della violenza. L'aspetto completamente trascurato nelle analisi di queste ore è il fatto che questo episodio trovi giustificazioni in un partito dell'arco costituzionale, che ha avuto anche responsabilità di governo, fino ad arrivare addirittura ad organizzare una manifestazione in appoggio a questi presonaggi e contro la magistratura che ha semplicemente fatto il proprio dovere. Questo è l'aspetto più pericoloso, un aspetto sempre trascurato per quanto riguarda la Lega Nord, un partito che si è mosso sempre al limite della legalità, varcando più volte tale limite senza che nessuno prendesse provvedimenti. Un partito che si dota un proprio parlamento, che organizza una propria forza di polizia, che entrata al governo sbeffeggia la costituzione e lo stato, è un partito che andava combattuto e in alcune occasioni dichiarato illegale. Anche oggi tutte le analisi sull'episodio dei 24 secessionisti, prescindono dall'attività illegale della Lega di questi anni, una Lega che oggi si scaglia contro lo Stato responsabile di aver provocato questa profonda crisi economica senza sottolineare che in questi venti anni, la Lega stessa ha avuto molte volte responsabilità di governo e quindi lo stato attuale del paese è una responsabilità anche e soprattutto della stessa Lega Nord. Ma ormai l'Italia è un paese che sguazza nell'illegalità. Un parlamento eletto attraverso una legge incostituzionale si appresta a varare delle riforme che non potranno che risultare incostituzionali, un presidente della repubblica riceve al Quirinale un pregiudicato solo perchè un partito insiste nel considerarlo suo leader piuttosto che prenderlo a calci nel sedere come si sarebbe fatto da tempo in qualsiasi altro paese democratico, lo stesso partito si appresta a partecipare alle elezioni europee inserendo nel simbolo proprio il nome di quel pregiudicato e certamente riceverà anche un numero consistente di voti dagli elettori. Questi sono tutti aspetti dello stesso problema: l'Italia è una democrazia che vive nell'illegalità, che sta per varare riforme decise da un pregiudicato e votate da un parlamento che non ne ha titolo, un paese che alle prossime elezioni europee presenterà un partito che giustifica atti con valenza terroristica ed un partito che mette nel suo simbolo il nome di un uomo che dovrebbe stare in galera e che fra pochi giorni sarà agli arresti domiciliari. Il tutto avvallato da cittadini che andranno a votare queste formazioni politiche che in nessun altro paese riceverebbero un voto.

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