giovedì 17 aprile 2014

Le promesse da .... renzino


Non è difficile fare promesse, ed i marinai notoriamente sono una categoria che sa come farne, il problema è poi mantenerle soprattutto quando se ne fanno a ruota libera senza verificare le condizioni per poi dare seguito a queste promesse. Quando poi a farle è colui che ha responsabilità di governo, l'atteggiamento è preoccupante. Ma ormai la politica in Italia ha perso qualsiasi parvenza di serietà e di impegno, e l'attività del parlamento, del governo e di tutto il sistema politico italiano assomiglia sempre più ad un enorme videogame. L'ascesa poi di Renzi alla poltrona di Presidente del Consiglio ha accentuato questa sensazione. Il Renzi sembra più un uomo di spettacolo che il capo di un governo, basta vedere come si esprime attraverso il suo strumento preferito, Twitter, scendendo anche lui nell'offesa dei suoi detrattori ai quali ieri ha dato dei gufi. L'atteggiamento poco consono al ruolo che ricopre il politico è comunque ormai diffuso in tutte le sedi istituzionali dove ormai non c'è dibattito o confronto ma gazzarra. Basta vedere cosa è accaduto ieri alla Camera ed al Senato dove le opposizioni Lega da una parte e M5S dall'altra hanno scelto la violenza dialettica e la sceneggiata per mostrare il loro dissenso. In questo modo vanificano le eventuali ragioni che possono anche avere difendendo i loro principi, ammesso che ne abbiano, perchè scegliere questi metodi molto spesso significa nascondere vuoto di contenuti incapacità di far valere le proprie ragioni. Tornando al presidente del consiglio iniziano a vacillare le sue promesse e la lettera inviata all'europa per rimandare il pareggio di bilancio fa il pari con la riforma del lavoro rinviata al prossimo anno dopo tante promesse. Insomma forse Renzi riuscirà ad elargire quei famosi 80 euro grattando un pò ovunque e sottraendoli non solo ai famosi managar superpagati ma anche a tagliando su servizi, tagli i cui effetti saranno poi quelli di far sborsare parte di quelle poche decine di euro proprio per quei servizi. Per il resto tutto fermo e per certi versi è un bene considerato che la legge elettorale e la riforma del senato sono due scelleratezze che taglieranno a fette la democrazia, ma il rinvio sul lavoro è un peso enorme. Il problema più gravoso del paese in questo momento è proprio il lavoro, la disoccupazione ha livelli incredibili e superiore a qualsiasi altro paese europeo per non parlare della disoccupazione giovanile la vera piaga contro la quale sarebbe necessario mettere in atto ogni provvedimento possibile. Altro che 80 euro, altro che senato o province, senza il lavoro qualsiasi riforma è vanificata e non credo che siano il bicameralismo perfetto o le province ad accrescere la disoccupazione. Dopo le parole con le quali il fiorentino è molto bravo, servono i fatti .... ed i fatti il governo deve ancora dimostrare di essere capace di metterli in pratica.

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