mercoledì 2 aprile 2014

Aumenta la disoccupazione ? E Renzi licenzia ...


Ieri i dati sulla disoccupazione che naturalmente continua una marcia inesorabile, aumentando il suo fatturato misurabile in numero di disoccupati: 13% in termini assoluti, 42% per i giovani. Cifre da capogiro sulle quali non si vede uno sbocco nemmeno con le tanto annunciate riforme promesse da Renzi. Anzi, con le sue riforme, il governo contribuirà alla disoccupazione considerato che intende mandare a casa circa 3.000 politici fra province e senato aprendo addirittura al lavoro nero considerato che il nuovo senato sarà costituito, in parte, da presidenti di regione e sindaci addirittura non pagati per questo secondo lavoro. E che la politica sia un'opportunità di lavoro ormai e non una vocazione, come dovrebbe essere, lo dimostrano i fatti di questi giorni che riguardano sia i vecchi politici che i nuovi. I vecchi utilizzano la politica per fare man bassa di quattrini appena possono e gli scandali dei vari consiglieri regionali sparsi per l'Italia che cadono sotto gli strali della magistratura lo dimostrano. Un malcostume trasversale che colpisce qualsiasi parte politica e qualsiasi parte d'Italia. Spese che non hanno niente a che vedere con l'attività politica e che sono sostenute utilizzando soldi pubblici, da cene luculliane, a viaggi, ad effetti personali, e chi più ne ha più ne metta. Ma anche i nuovi aspiranti politici non scherzano ed un esempio per tutti lo danno i grillini. Grillo con il suo movimento lancia da sempre strali contro l'europa minacciando referendum scellerati e fuorisuscite senza sbocco, ma allo stesso tempo parteciperà alle elezioni europee e per tali elezioni si sono presentati in circa 5.000 per prendersi un posto nelle liste. Si sono svolte le votazioni on line per scegliere i candidati e sembrava di assistere ad uno di quei mega concorsi per le poste o per la scuola dove il numero dei partecipanti è di diverse centinaia di volte superiore ai posti disponibili. E in questo caso non c'è nemmeno una prova selettiva, ma dei filmati ridicoli con i quali i vari candidati si presentano mostrando addirittura le proprie compagne in spot pubblicitari. E che dire poi del comico che farà campagna elettorale portando in giro per l'Italia uno spettacolo a pagamento ? Non si era mai visto che per assistere ad un comizio fosse necessario pagare e questo la dice lunga sul modo di fare politica di questo movimento. Questioni pseudo-politiche a parte la domanda è: ma in che modo le riforme di Renzi serviranno a combattere la disoccupazione ? Davvero si è convinti che la riforma del senato, l'abolizione delle province o quant'altro possa generare lavoro ? Oppure si pensa che quella scatola nera del Jobs Act sia la panacea di tutti i mali del mondo del lavoro ? Qualunque riforma si metta in campo, compreso il recente decreto che aumenta la flessibilità e la precarietà, i risultati saranno modesti se ... non si diminuiranno le tasse a tutti e non solo a 1/5 del paese, non si diminuirà il costo del lavoro ma senza prendere soldi da qualche altra parte come si sta facendo aumentando il prelievo sulle rendite finanziarie. Senza questi provvedimenti non si può che "prendere" ad occhi chiusi le promesse del Renzi pensiero che afferma di portare la disoccupazione sotto le due cifre in 2 o 3 anni, più o meno come qualche anno fa un altro prometteva un milione di posti di lavoro. Tanto per tornare sulle analogie con chi ha già preso in giro il paese o almeno quella parte del paese che si è fatta prendere in giro.

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