mercoledì 23 ottobre 2013

Ora Grillo si autovaffa


Ed eccoci arrivati al terzo Vday annunciato di Grillo, che come dice Michele Serra, è ormai un appuntamento immancabile come Sanremo. Anche il M5S quindi ha il suo appuntamento tradizionale, una manifestazione diversa da quelle che organizzano ormai tutti partiti sulla scia delle indimenticabili feste dell'Unità del Partito Comunista Italiano. Certo niente a che vedere con quelle feste popolari durante le quali si mangiava, si beveva, si assisteva a spettacoli indimenticabili e si dibatteva animatamente e con passione su come affrontare e combattare l'avanzata del capitalismo attraverso la politica e la cultura. Oggi tutti i partiti organizzano feste di quel genere, feste che però si sono ridotte ad una misera raccolta di fondi senza contenuti di nessun valore politico, culturale e sociale. Le stesse feste del PD, indegno erede del Partito Comunista Italiano, sono diventate di uno squallore unico, lo specchio reale di ciò che rappresenta questo carrozzone che è il Partito Democratico. I Vday di Grillo seguono in pratica la scia di queste menifestazioni. Non si mangia, non si beve, non ci sono spettacoli ma semplicemente una grande assemblea di gente, guidate dal capocomico, che ha come unico slogan e parola d'ordine il noto Vaffa rivolto alla politica italiana. Ma se nel 2007 e 2008 questo grido e questo slogan aveva un senso in quanto il movimento di Grillo si teneva fuori dalle istituzioni e quindi la contrapposizione fra "noi" (i grillini) e "loro" (i partiti) seguiva un filo logico, che significato può avere oggi lo stesso grido quando il Movimento 5 stelle siede in parlamento e in molte istituzioni locali (regioni e comuni) ? In pratica si tratta di una Vaffa anche contro se stessi, una specie di autovaffa. Una specie di ulteriore dimostrazione del delirio del duo Grillo-Casaleggio che non hanno la consapevolezza del ruolo che occupa la loro setta una volta che questa è entrata nelle istituzioni in virtù di un voto democratico. La contrapposizione "noi" e "loro" oggi non ha più significato in quanto i "noi" sono entrati di diritto nel gruppo dei "loro" a meno che non si pensi alla costituzione di un gruppo di "loro 2". Ma a Grillo e Casaleggio questa contraddizione interessa poco a loro importa muovere un po' le acque con una manifestazione populista che, come si è già potuto vedere nel 2007 e nel 2008, ha zero contenuti se si escludono vaffa ed offese generalizzate lanciate in ogni direzione. Un parte dei vaffa del 2013 però agiranno come dei perfetti boomerang e torneranno il testa al mittente, un autovaffa ... niente male.

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