giovedì 24 ottobre 2013

Anche l'Italia ha il suo guerrigliero


Sono trascorsi solo pochi anni da quando gli studenti scatenarono la loro protesta contro la disastrosa riforma Gelmini e si organizzarono nel movimento denominato l'Onda e il nanoministro Brunetta definiva gli stessi studenti dei guerriglieri. Oggi lo stesso nanouomo, non più ministro, veste gli stessi panni degli studenti dell'Onda e si appresta a scatenare la "guerriglia". Questa volta non contro qualche personaggio televisivo ed i suoi emolumenti, quanto piuttosto ancora una volta contro l'alleato di governo, il Partito Democratico. Non gli è stata sufficiente la figura meschina da perfetto leccapiedi, subito sconfessato, rimediata in occasione dell'ultimo voto di fiducia al governo Letta che torna all'attacco vestendo i panni del condottierio rivoluzionario. E' la condanna dei nanocondottieri: dato che a causa della loro "altezza" non sono visibili ad alcuno, per salire agli onori della scena devono assolutamente strillare, gridare, lanciare anatemi, insomma fare casino affinchè qualcuno li noti. Certo ci sarebbe una diversa modalità, quella di dire cose intelligenti, proporre soluzione furbe, insomma avere una caratura intellettuale con la quale sopperire alla inconsistenze fisicità e quindi essere comune notato per l'acume mentale ed intellettuale. Non è certo il caso del neoguerrigliero, mancato premio Nobel ma solo nei suoi sogni, mancato riformatore della pubblica amministrazione, mancato economista, mancato perfino leccac..o del proprio padrone (troppo basso perfino per questa "alto" incarico), che quindi per salire agli onori della cronaca deve strillare, battere i piedi, salire su un pacchetto e continuare a strillare a squarciagola. L'occasione gliela presta la nomina di Rosy Bindi a presidente della commissione antimafia. Ora sicuramente la Bindi probabilmente ne sa poco di mafia, ma forse qualsiasi uomo del Pdl ne sa in tutt'altro che anti quanto piuttosto pro. Il guerrigliero ora ha deciso di tirare fuori il suo fucile e passare appunto all'azione .... sulla pelle di qualche decina di migliaia di precari della pubblica amministrazione. Ecco questa è la guerriglia che mette in atto il novello rivoluzionario. O la Bindi se ne va ... o 120.000 precari della P.A. non avranno il dreceto di stabilizzazione. E' un ricatto che qualcuno in un tragico passato della nostra storia metteva in atto regolarmente. Alore che guerrigliero ... qui siamo in presenza di un delinquente bello e buono.

1 commento:

Enzo ha detto...

brunetta,omo bono per pugna?no omo bono per piccola pugnetta