martedì 8 ottobre 2013

Il ventennio finito ? Lo sarà quando il condannato ed i suoi compari scompariranno


Un'era storica termina e finisce quando sono rimosse le cause che l'hanno provocata e soprattutto quando escono dalla scena i personaggi della storia che hanno segnato il periodo storico, fino a quel momento non se ne può certo decretare la fine. Nel caso poi dell'ultimo disastroso ventennio che ha segnato il nostro paese e la sua politica è difficile pensare che sia terminato solo per una semplice sconfitta da parte di chi lo ha pesantemente segnato. Quell'uomo, il condannato, è ancora in sella e probabilmente lo rimarrà ancora anche se dovesse finire fuori dalle istituzioni, eventualità sempre più remota soprattutto se oggi il messaggio del presidente della repubblica al parlamento parkerà di amnistia. Per il momento non è finito proprio niente. Il partito o meglio la setta (parlare di partito a proposito del Pdl o di Forza Italia è un semplice eufemismo) guidata dal condannato è al governo e detta le condizione a Letta ed al Pd per la politica da seguire. Alfano, Quagliariello, Lupi, Di Girolamo sono ancora ministri e l'unico risultato della scorsa settimana e del voto di fiducia è stato quello di togliersi dalle scatole un'invasata come la Biancofiore, un misero risultato per decretare la fine di un periodo storico tanto più che comunque la tipa siede ancora in parlamento. Un parlamento dove le cariatidi sono ancora in discreto numero e non solo nelle frange del centro destra ma anche nel centro sinistra. Questo periodo nefasto terminerà solo quando per prima cosa sarà restituito il diritto di voto ai cittadini italiani, che al momento esprimono semplicemente una preferenza ad un partito, e poi quando gli stessi cittadini si decideranno a mandare veramente a casa non solo i servitori del Pdl o Forza Italia come si chiamerà, ma anche quei personaggi del centro sinistra che in questi anni hanno favorito l'ascesa al potere del condannato. Terza condizione per la fine dell'era berlusconiana sarà la sostituzione di questi politici, non con dei burattini guidati da un comico che usa stesso linguaggio e metodi adottati in questi anni dal tizio, ma da veri politici o cittadini che abbiano davvero a cuore la sorte del paese e soprattutto che sappiano dare una svolta per tornare davvero a fare politica e a ridare il lustro che merita questa parola. Solo allora potrà dirsi terminato il "ventennio" che invece rischia ancora di diventare un trentennio, la strada è ancora molto lunga e non si vede ancora una reale luce alla fine del percorso.

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