sabato 5 ottobre 2013

Crimi: al Senato come al Luna Park


La politica in Italia è scaduta di livello e di qualità ormai dall'ingresso sulla scena del condannato anche e soprattutto a causa della sinistra che ha scelto il suo stesso di scontro, risollevarsi da questo baratro un cui siamo scivolati non sarà semplice e ci sarà bisogno di molto tempo. La difficoltà di un eventuale percorso di innalzamento del quadro politico la si è percepita ieri e proprio a causa di coloro che avrebbero dovuto rappresentare il nuovo, la rivoluzione di questa legislatura. Il senatore dei grillini, Vito Crimi, mentre partecipava alla delicata riunione della giunta delle elezioni e delle immunità in merito alla decadenza del leader del Pdl, si trastullava sulla propria pagina facebook  in un post "offensivo" l'oggetto del quale era proprio il condannato, cioè la persona sulla quale la giunta si sarebbe dovuta esprimere. Ora al di là delle parole utilizzate sul post, parole che pronunciate o scritte da parte di una senatore della repubblica sono esemplificative della qualità intellettuale e politica di questi nostri rappresentanti, il reale problema sta nel fatto che questo personaggio (vorrebbe essere chiamato cittadino ma mi rifiuto di considerare un cittadino un personaggio simile) non ha la minima percezione del ruolo che sta ricoprendo mentre siede in senato ed in qualsiasi organo di questo ramo del parlamento. Venti anni durante i quali i veri cittadini onesti si sono sentiti offesi dagli atteggiamento del tizio sia in ambito nazionale che internazionale, screditando continuamente il nostro paese, sono trascorsi inutilmente ed anche chi si propone come il cambiamento in realtà non fa che proseguire sulla squallida strada tracciata in questi anni. Senza contare che il "senatore" che è entrato in Senato per debellare la vecchia politica e la casta si comporta esattamente ne' più ne' meno come la casta e nel bel mezzo di una riunione importante "passa il tempo" a scrivere cavolate su facebook .... chissà se magari anche chattava con il suo burattinaio, probabile perchè difficile pensare che un post di senso compiuto sia uscito dalla sua testa in maniera autonoma. Altra piccola considerazione sull'uso della rete da parte di questi grillini che fanno appunto della rete stessa il loro punto di forza. Una favola che va sfatata a partire dal loro mentore. Chi he seguito un minimo la nascita di Grillo e del suo blog sa per esempio che non si è mai degnato di dare una risposta alle decine diventate poi centinaia di commenti ai suoi post per quanto deliranti, ed anzi in un recente passato è ricorso in alcune occasioni alla censura cancellando commenti scomodi. Insomma Grillo usa la rete come se fosse un canale televisivo, come una sorta di comunicazione dall'alto senza repliche seguendo il principio che sia sufficiente cambiare il mezzo di comunicazione per cambiare la comunicazione ma non è cosi e Grillo o meglio Casaleggio lo sa bene. Ma è facile parlare di democrazia diretta, di piattaforme per il liquid feedback (a proposito dove sono ?) quando si parla ad una massa di "ignoranti" informaticamente parlando. Il comico non ha costruito il suo successo sulla rete ma ha sfruttato la sua fama e la sua popolarità che se non avesse già avuta, non avrebbe certamente raggiunto il successo che ha raggiunto solo attraverso la rete. poi si è circondato di gente incompetente da spedire in parlamento e da manovrare adeguatamente facendo poi le figure che stanno facendo.

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